schock tossico, sindrome da
Grave quadro morboso caratterizzato da febbre elevata, vomito, diarrea profusa e rash di tipo scarlattiniforme, talora in concomitanza con faringodinia, cefalea, mialgie diffuse e congiuntivite purulenta. Può riguardare anche altri organi e apparati. A livello di esami di laboratorio sono presenti varie anomalie, tra le quali alterazioni della funzionalità renale (incremento dei valori dell’azotemia e della creatininemia) e piastrinopenia nelle fasi di esordio, mentre i valori delle piastrine risultano di solito più alti nella seconda fase del decorso. Nel contesto clinico si riscontrano con frequenza foci contaminati da Staphylococcus aureus; in un minor numero di casi è stato isolato anche il virus erpetico, sebbene non si attribuisca a quest’ultimo un significato patogenetico. Un ruolo significativo nell’insorgenza della sindrome sembra da attribuirsi a una tossina (tossina della sindrome da s. t.) che sarebbe in grado di stimolare la liberazione di mediatori chimici capaci di esercitare sull’organismo gli effetti generalizzati dello shock, determinando la gravità del quadro clinico. Gli anticorpi contro questa tossina esercitano un ruolo protettivo.