SHIGEMITSU Mamoru
Uomo politico giapponese, nato nella prefettura di Oita il 29 luglio 1887, morto a Kanagawa il 25 gennaio 1957. Diplomatico, fu tra l'altro ambasciatore a Mosca (1936-38), a Londra (1938-39) e per breve tempo in Francia (1942); nel 1943 fu nominato ministro degli Esteri nel gabinetto Tojo e come tale il 2 settembre 1945 firmò l'atto di resa del Giappone agli Alleati a bordo della corazzata statunitense Missouri. Condannato dalla Corte interalleata di Tokio a sette anni di carcere come criminale di guerra, nel 1952 fu riabilitato e tornò alla vita politica, divenendo capo del nuovo partito progressista (conservatore), che poi nel 1954 si fuse con i liberali di Ichiro Hatoyama per formare il Partito democratico del Giappone. Sh. si trovò così tra i capi dell'opposizione di destra al prepotere di Yoshida, e alla caduta di questo nel dicembre 1954 divenne ministro degli Esteri nel nuovo gabinetto presieduto da Hatoyama. Riconfermato alla carica di ministro degli Esteri nel II (marzo 1955-novembre 1955) e nel III gabinetto Hatoyama (novembre 1955-dicembre 1956), Sh. ha avuto parte nella realizzazione dei due principali obiettivi della politica estera di Hatoyama: la normalizzazione dei rapporti giapponese-sovietici (raggiunta con il trattato di Mosca del 19 ottobre 1956, per cui veniva formalmente posto fine allo stato di guerra tra URSS e Giappone) e l'ammissione del Giappone alle Nazioni Unite (12 dicembre 1956).