shiatsu
<šiàzu> s. giapp., usato in it. al masch. – Tecnica di massaggio orientale, caratterizzata da un elevato livello di eclettismo anche se, tradizionalmente, due sono le scuole fondamentali in Occidente, entrambe di derivazione giapponese: Namikoshi e Masunaga. La prima è stata elaborata in Giappone, negli anni Cinquanta e Sessanta del 20° sec., da Tokujiro Namikoshi (1905-2000). È un approccio che, pur partendo dalla medicina tradizionale giapponese (e dal suo substrato cinese), ha tentato un esplicito collegamento con la fisiopatologia e la fisioterapia occidentali. La tecnica prevede la pressione manuale di punti specifici del corpo, secondo particolari sequenze, con l’obiettivo di riportare alla normalità il tono muscolare, all’origine della tensione che l’operatore identifica nel corpo del paziente. I punti da trattare sono indicati in una mappa simile ma non uguale a quella dell’agopuntura, perché presenta anche dei punti identificati da Namikoshi e dal successivo lavoro del figlio Toru. L’operatore s. di orientamento Namikoshi lavora in collegamento con il medico curante, poiché tratta una persona in seguito a diagnosi medica e tenendo presente le patologie come vengono codificate dalla medicina scientifica. Spesso gli operatori s. che seguono questo indirizzo sono anche fisioterapisti o massaggiatori diplomati. L’altro indirizzo elaborato dallo psicologo giapponese Shizuto Masunaga (1925-81), riprende invece la medicina tradizionale cinese enfatizzando il ruolo dei meridiani energetici, anche se propone un nuovo modello di circolazione energetica, e, soprattutto, trascura le tecniche di pressione sui punti a favore di quelle di pressione perpendicolare a due mani con andamento bipolare. L’eclettismo di Masunaga ha avuto una larghissima diffusione in Occidente, anche se, come già accennato, nello s. non esiste uno stile predominante codificato. Secondo stime del 2004, realizzate per conto di associazioni del settore, il numero degli operatori s. in Italia sarebbe pari 50.000, mentre il volume degli utenti varierebbe dai 7 ai 10 milioni; vista la dimensione del fenomeno, è urgente che si provveda a una ulteriore regolamentazione della professione, che già prevede associazioni professionali. Non esistono studi clinici controllati sugli effetti dello s., anche se è documentata l’azione positiva del massaggio sulla lombalgia.