Papa della Chiesa ortodossa copta, patriarca di Alessandria di San Marco (Asyūṭ 1923 - Alessandria d’Egitto 2012). Nato N. Jayyid Rūfāʾīl, si è avvicinato alla religione copta sin dall’adolescenza; tuttavia, prima di intraprendere il percorso ecclesiastico si è laureato in Lingua inglese e Storia (1947) e si è diplomato al Seminario teologico copto, per poi insegnare inglese e studi biblici. Nel 1954 ha abbandonato la docenza per dedicarsi appieno alla spiritualità; è entrato nel monastero El-Soryani e per sei anni ha vissuto in totale solitudine (in una grotta a sette miglia dal monastero). Nel 1962 è stato ordinato vescovo per l’educazione cristiana, nonché rettore dell’università teologica copta in Egitto, e ha assunto il nome di Shenouda. Nove anni più tardi (14 novembre 1971) è stato scelto come successore di Cirillo VI, divenendo il 117° papa di Alessandria. Da allora S. è stato anche il rappresentante politico della minoranza copta, tanto che all’inizio degli anni Ottanta lo scontro aperto con A. as-Sādāt lo ha portato all’esilio. Tornato in patria (1985), ha sempre mantenuto buoni rapporti con il regime, e il suo atteggiamento cauto nei confronti di H. Mubārak gli ha attirato diverse critiche, soprattutto da parte dei fedeli più giovani e dopo gli scontri dell’ottobre 2011 (quando almeno trenta manifestanti copti hanno perso la vita). Il lungo papato di S. è stato caratterizzato dalla nascita di numerose nuove comunità copte (non solo in Egitto ma anche nel mondo) e dall’instaurazione del dialogo con le altre Chiese cristiane e con l’Islam.