shareholder
s. m. e f. Azionista.
• La capacità dell’impresa, comunque essa disponga le proprie strutture in un mondo dove la connessione attraversa i perimetri nazionali e la contiguità vale sempre meno, non sta nel cavalcare l’onda positiva dei valori in cui essa è nata ma nel rispettare, contemporaneamente, la tagliola, il vincolo del regime di competizione che il mercato globale le impone. Ma questo è proprio il contrario di quello che i teorici del capitalismo renano, tra i quali si colloca certamente Romano Prodi, hanno sempre predicato. E cioè: rispondere ai bisogni degli stalkeholders (i cittadini, le istituzioni locali, i sindacati) è opzione migliore di quella che aderire ai grevi interessi degli shareholders, gli azionisti. (Massimo Lo Cicero, Riformista, 24 settembre 2007, p. 1, Prima pagina) • La politica litiga ancora sull’italianità, non più contro i libici ma contro i tedeschi. È sempre Flavio Tosi a spingere per un vertice tricolore, stavolta appoggiato anche da Giancarlo Giorgetti, leghista vicino a Giulio Tremonti. Ma arrivare a una scelta condivisa in Piazza Cordusio non è facile. Se fino a ieri gli azionisti del gruppo finanziario erano uniti da un obiettivo comune ‒ mettere fuori gioco un manager che puntava a ritagliarsi un ruolo autonomo ‒ oggi gli interessi degli «shareholders» si dividono. (Bianca Di Giovanni, Unità, 24 settembre 2010, p. 34, Economia) • Il confronto sarà con il Parlamento italiano e con le istituzioni europee. Si tratta degli shareholders del Governo. Ma vale anche il viceversa perché l’Italia è shareholder della Uem e bene hanno fatto il presidente [Matteo] Renzi e il ministro [Pier Carlo] Padoan a rimarcarlo. (Alberto Quadrio Curzio, Sole 24 Ore, 10 aprile 2016, p. 1, Prima pagina).
- Dal s. ingl. shareholder ‘azionista’.
- Già attestato nella Stampa del 25 marzo 1970, Supplemento sul Risparmio, p. III (Mario Ciriello).