shared economy
loc. s.le f. inv. Economia collaborativa, che consiste nella condivisione delle risorse di spazio, tempo, beni e servizi, soprattutto tramite l’uso di piattaforme digitali.
• Negli Usa gli utenti di Zipcar arrivano in un aeroporto o una stazione, o semplicemente escono di casa, attivano un’App sullo smartphone, vedono se c’è un’auto disponibile tra quelle che fanno capo al servizio: se sì, la loro cartachip viene attivata per aprire e mettere in moto proprio quell’auto e basta. Si sale. Si va dove si deve andare, la si parcheggia e la si lascia lì, disponibile per il prossimo utente. Il costo verrà addebitato sulla carta di credito, come la bolletta telefonica o il telepass in autostrada. La si può chiamare in mille modi: mobilità 2.0, o direttamente economia 2.0. oppure shared economy, economia della condivisione. Ma il fenomeno oramai è partito. (Stefano Carli, Repubblica, 13 febbraio 2012, Affari & Finanza, p. 25) • a inizio dicembre, Uber ha rastrellato 1,5 miliardi di dollari. E questo anche se, negli stessi giorni, il numero di Paesi in cui il servizio è stato bloccato sono aumentati: ora l’app non si può usare in India, Thailandia, Spagna, Paesi Bassi, Nevada e nella città di Portland, in Oregon. La startup ha infatti ambizioni globali ma spesso si scontra con le legislazioni locali, non ancora adattate alla shared economy e a modelli economici «ibridi». Però questo non scoraggia gli investitori, attirati invece dal modello di business chiaro di Uber: la società guadagna grazie alle commissioni richieste per ogni transazione e, quindi, più cresce, più fattura. (Greta Sclaunich, Corriere della sera, 15 dicembre 2014, p. 2, Primo piano) • Adesso va di moda la società della condivisione, quella shared economy dove non si scambiano più beni privati ma si usano in forma di servizi che non hanno più un padrone. Sarà, ma c’è qualcuno che su questa idea apparentemente egualitaria sta diventando fanta-miliardario più di Zio Paperone (secondo l’ultima valutazione di una importante banca d’affari il valore attuale di YouTube sarebbe di 70 miliardi!) mentre impoveriscono e rischiano di morire interi settori della industria, fra cui quella che produce i contenuti, pezzo essenziale della creatività che costituisce la materia prima di molti di questi servizi. (Caterina Caselli Sugar, Giornale, 12 luglio 2015, p. 19, Controcultura).
- Espressione inglese composta dall’agg. shared ‘condiviso’ e dal s. economy ‘economia’.
> economia condivisa, economia della condivisione, sharing economy.