Poeta lirico persiano (n. Shīrāz 1320 circa - m. 1389). Trattò nella forma poetica del ghazal, da lui condotta al più alto grado di perfezione, le gioie del vino e dell'amore, lo splendore della primavera fiorita, la vita serena e socievole tra gli amici, la beffa del pietismo ipocrita: temi tutti già tradizionali della lirica persiana, cui Ḥ. seppe dare forma canonica con una profonda sensibilità personale e un ineguagliato nitore di stile. Assai discusso nell'interpretazione di Ḥ. è il problema se questa poesia erotica e bacchica vada intesa allegoricamente, in senso cioè mistico, secondo una caratteristica di parte della poesia orientale musulmana.