ODDI, Sforza degli
Commediografo e giurista, nato nel 1540 a Perugia, morto nel 1611 a Parma. Nella sua prima giovinezza scrisse commedie, ma, dal 1572 circa, si dedicò interamente alla carriera degli studî giuridici, insegnando successivamente a Perugia, Macerata, Pisa (1590), Pavia e Padova, dove fu chiamato nel 1599 a succedere al Panciroli. L'anno appresso cedendo agl'inviti del duca Ranuccio Farnese, passò a Parma dove fu creato consigliere del ducato e primo lettore nell'Università.
Scrisse: l'Erofilomachia (1ª ed., Perugia 1572); I morti vivi (ivi 1576); La prigione d'amore (Firenze 1590), prefiggendosi l'intento d'elevare la commedia dai soggetti buffoneschi a tempo più gravi, e tentando un dramma moderno, non privo di note comiche, ma di serio interesse, dove affetti elevati vengono in urto con l'amore e s'intrecciano ai più strani casi della vita. Come giurista, il nome dell'O. è caduto affatto in oblio, nonostante le sue ponderose compilazioni: Compendiosae substitionis tractatus (Perugia 1581; Venezia 1597); Consiliorum sive Responsorum l. I (Venezia 1593); De fideicommissis (Venezia 1622), ecc.
Bibl.: Per le edizioni, v.: L. Allacci, Dramaturgia, Venezia 1755, pp. 305, 541, 643; A. Zeno nelle note al Fontanini, Parma 1803, I, p. 400. Cfr. inoltre: I. Sanesi, La commedia, I, Milano 1911, pp. 347-9 e 375; A. L. Stiefel, Unbekannte ital. Quellen Rotrous, in Zeitschr. f. franz. Sprache u. Liter., 1891; id., Die Nachahmung ital. Dramen bei einige Vorläufern Molières, ibid., XXVII, p. 234 segg.; A. Reinhardstöttner, Plautus, Spätere Bearbeitungen plautinischer Lustspiele, Lipsia 1886; P. Becker, Das Verhältnis von John Marston... und S. d'Oddi..., Halle 1904. Notizie sulla fortuna, in Giorn. storico della letteratura italiana, XII (1888), p. 411.