SFINGI ESILI, Pittore delle (Maler der schlanken Sphingen; Painter of the Slender Sphinxes; Leontinoi Painter)
Tre lèkythoi del Corinzio Tardo (Siracusa MN 2215; Napoli MN 80257; lèkythos già Collezione Hope), repliche l'una dell'altra per forma e per soggetto (un cigno fra due sfingi) furono avvicinate dal Payne. Il Benson ha aggiunto due oinochòai (Zurigo, Eidgenossische Technische Hochschule; Avana, collezione privata). L'Amyx, che chiama il pittore Pittore di Lentini, perché da Lentini viene la lèkythos del museo di Siracusa, gli attribuisce due lèkythoi (Karlsruhe B 198; Londra, Brit. Mus. B 27) e una oinochòe (Boston MFA 27.30), e con qualche incertezza, quattro lèkythoi (Oxford 1928.11; Taranto MN 50223; Londra BM B 28; Vienna, Hofmus. 396). Il pittore fu influenzato dal Pittore del Medaglione ed è molto vicino al Pittore della lèkythos di Berlino (v. medaglione, pittore del).
Bibl.: H. Payne, Necrocorinthia, Oxford 1931, p. 324, nn. 1362, 1362 A, 1363; J. L. Benson, Geschichte d. korinth. Vasen, Basilea 1953, p. 54, n. 88; id., Some Notes on Corinthian Vase-Painters, in Am. Journ. Arch., LX, 1956, p. 229; id., Corinthian Vase-Painters, in Am. Journ. Arch., LXI, 1957, p. 176; D. A. Amyx, The Medaillon Painter, in Am. Journ. Arch., LXV, 1961, p. 13 ss.