SEZIONE
. Nel linguaggio tecnico, si chiama sezione una speciale rappresentazione grafica che fa vedere la disposizione e la configurazione interna dei corpi, rispondendo al sistema di proiezioni adottato, che ordinariamente è l'ortogonale (di Monge).
Ad esempio una casa o una macchína non possono essere rappresentate graficamente in tutti gli elementi che le compongono, con il solo disegno delle loro vedute dall'esterno, ma è necessario disegnare altresì ogni loro elemento interno. Tale rappresentazione viene fatta immaginando di tagliare o sezionare, la casa, la macchina, od il corpo e disegnando ciò che questo taglio ideale mette in vista, e cioè non solo le parti che vengono tagliate ma anche quelle che si vedono al di là del taglio.
Se, per esempio, sezioniamo una piramide con un piano parallelo alla base e supponiamo tolta la piccola piramide che rimane da una parte del piano di sezione, la rimanente parte che si vedrà sul piano secante sarà costituita dalla superficie di intersezione e dalla proiezione o vista delle facce laterali del tronco di piramide, nonché del poligono di base (fig. 1).
Poiché in queste sezioni vediamo tanto le superficie realmente tagliate quanto quelle poste al di là del piano di sezione, è necessario distinguere nella rappresentazione grafica le parti effettivamente sezionate da quelle in vista, ciò che si fa convenzionalmente, dando una tinta o tratteggiando o disegnando più scure le parti tagliate e lasciando invece lineari o punteggiate le parti in vista.
I piani di sezione possono essere in numero infinito e secondo qualsiasi direzione. Si conviene però generalmente di sceglierli secondo tre direzioni fondamentali: una orizzontale (pianta) e due verticali, fra loro ortogonali (sezioni propriamente dette, longitudinali e trasversali).
Se immaginiamo tagliato un edificio secondo un piano orizzontale (pianta), a circa metà altezza delle finestre, vedremo i muri sezionati e tutte quelle parti che seppure non tagliate, risultano tuttavia in vista, come le scale, le soglie delle aperture, i pavimenti, ecc. (fig. 3). In alcuni casi si rappresentano sul disegno non solo le parti retrostanti al piano di sezione, ma anche alcune di quelle ad esso antistanti, come ad esempio si usa per le rampe delle scale, per alcuni elementi delle macchine ed ogni volta che ciò sia necessario per la chiarezza del disegno. In questi casi bisogna distinguere tali parti da tutte le altre, con opportuni segni convenzionali, indicando, ad es., quelle in vista con tratti continui e quelle avanti al piano di sezione, con linee punteggiate o tratteggiate.
Le sezioni propriamente dette, sono però nel linguaggio comune, quelle fatte secondo piani verticali. Riprendendo l'esempio di un edificio, vedremo in queste sezioni verticali, oltre ai muri che risultano tagliati dal piano di sezione, tutti gli altri elementi interni dell'edificio nella loro configurazione in altezza: le pareti verticali, le parti interne, le finestre, i solai, le rampe e ripiani delle scale, le cornici ed ogni altri elemento che non si può fare risultare nel disegno dei prospetti e delle piante (fig. 2).
Esaminando una sezione o una pianta è necessario che si conosca la posizione esatta del piano secante, rispetto all'oggetto rappresentato; ciò si ottiene tracciando sul piano di proiezione orizzontale (o verticale) la linea di intersezione di questo piano con quello di sezione (traccia del piano). In tal modo la posizione del piano secante è geometricamente determinata in modo esatto.