SEYCHELLES.
– Demografia e geografia economica. Storia
Demografia e geografia economica di Lina Maria Calandra. – Stato insulare dell’Africa, nell’Oceano Indiano. Con PIL pro capite a parità di potere d’acquisto (PPA) di 24.523 $ (2014), le S. (90.945 ab. al censimento del 2010; 93.306 ab. nel 2014, secondo una stima UNDESA, United Nations Department of Economic and Social Affairs) risultano tra i Paesi a più alto reddito dell’Africa, tra quelli a reddito medio-alto del mondo e al 71° posto dell’Indice di sviluppo umano: aspettativa di vita di 73,2 anni (2013), alfabetizzazione al 92%, accesso all’acqua del 96%. Il PIL, dopo il collasso del 2008-09, dal 2011 è tornato a crescere, in media del 4-5%, trainato da: turismo (+10% negli arrivi), produzione di tonno, investimenti esteri (soprattutto nelle costruzioni) e servizi finanziari.
Storia di Vincenzo Piglionica. – Sul finire del primo decennio del 21° sec., le S. si trovavano in condizioni economiche particolarmente complesse, con una crisi della bilancia dei pagamenti e un elevato debito pubblico; le difficoltà erano inoltre acuite dagli effetti della crisi globale e dall’aumento dei prezzi di beni alimentari e carburante. Dopo un default sul debito estero nel 2008, il Paese intraprese un radicale percorso riformatore con il sostegno del Fondo monetario internazionale, impegnandosi a eliminare le restrizioni sul mercato dei cambi, garantendo la libera fluttuazione della moneta e adottando una politica fiscale più rigorosa. Le misure adottate, unitamente a una maggiore apertura all’iniziativa privata e alla ristrutturazione del debito, produssero un miglioramento del quadro economico delle S., che rimanevano comunque vulnerabili agli shock esterni.
Sotto il profilo politico-elettorale, continuava nel Paese il predominio del Seychelles people’s progressive front (SPPF), che si aggiudicò 23 dei 34 seggi parlamentari nelle elezioni legislative di maggio 2007, vinse le presidenziali nel maggio 2011 – il suo leader James Michel fu confermato capo dello Stato con il 55,5% dei voti – e conquistò tutti i seggi tranne uno nelle consultazioni del settembre successivo per il rinnovo del Parlamento; elezioni boicottate dal principale partito d’opposizione, il Seychelles national party (SNP), che reclamava una riforma elettorale. In tale ambito, alcuni interventi legislativi per una maggiore trasparenza nella registrazione degli elettori e nel finanziamento dei partiti furono approvati dal Parlamento alla fine del 2014. Le opposizioni sollevarono inoltre critiche contro la legge sull’ordine pubblico (Public order act) entrata in vigore nel gennaio 2014, contestandone la natura restrittiva: nel luglio 2015, alcune parti del provvedimento furono dichiarate incostituzionali.
Sulla scena internazionale, per la loro esposizione alla pirateria nell’Oceano Indiano, le S. furono molto impegnate nel contrasto a tale fenomeno, che metteva a rischio importanti settori dell’economia quali l’industria del tonno e il turismo: in questo ambito, il Paese riceveva supporto da partner quali gli Stati Uniti, la UE e l’India. Le S. richiamavano inoltre l’attenzione della comunità internazionale sul problema del cambiamento climatico, le cui conseguenze minacciavano l’arcipelago come molti altri piccoli Stati insulari. Nell’aprile del 2015, le S. diventavano il 161° membro dell’Organizzazione mondiale del commercio.