Seti (o Sethi)
(o Sethi) Nome di due faraoni della XIX dinastia egiziana.
S. I (1294-1279 a.C.) salì al trono dopo il padre Ramses I, il fondatore della dinastia. Dedicò molte delle sue energie alla restaurazione dei culti tradizionali egiziani, aboliti dall’eresia amarniana. Dedicò templi nei grandi centri religiosi di Tebe, Abido, Menfi, Eliopoli e ad Avaris, sua città natale. Ad Abido, nel cenotafio di Osiride, fece scolpire la lista dei re, suoi predecessori, tra i quali non menzionò l’eretico Akhenaton, formalizzando così la condanna della sua memoria. Cercò di ristabilire l’autorità egiziana sulla Siria-Palestina e fronteggiò le incursioni di alcune tribù libiche nel Delta occidentale. In Nubia fece spedizioni volte soprattutto alla cattura di prigionieri da utilizzare come manodopera nelle costruzioni reali e riaprì le vie che portavano alle miniere d’oro del Deserto orientale. Negli ultimi anni di regno associò al trono il figlio Ramses II.
S. II (1200-1194 a.C.), per quanto figlio di Meremptah e dunque legittimo erede, dovette inizialmente cedere il trono a un usurpatore (Amenmesse). Alla morte di questi recuperò il trono che mantenne per circa sei anni.