(o stacciatura) Operazione mediante la quale si separa la parte più fine da quella più grossa di una sostanza polverulenta, facendola passare attraverso un setaccio. S. meccanica Metodologia molto utilizzata sia in campo industriale sia in laboratorio: si effettua, dopo che il campione da analizzare ha subito un’operazione di quartatura, mediante una pila di setacci che hanno reti con luce netta delle maglie via via decrescenti verso il basso. Il campione viene introdotto nel setaccio più alto e si inizia lo scuotimento mediante una macchina setacciatrice, costituita da un certo numero di setacci animati da moto rotatorio o oscillatorio, oppure da setacci fissi e da un aspiratore che opera sul materiale da setacciare. Le frazioni granulometriche rimaste in ogni setaccio vengono successivamente pesate e utilizzate per la costruzione di curve granulometriche (➔ granulometria). I setacci granulometrici normali sono costituiti da reti metalliche, a maglie più o meno strette, e contraddistinti in base al numero delle maglie per cm2; si chiama apertura dei setacci la luce netta della maglia, cioè la distanza fra due fili successivi della rete. In ogni paese le caratteristiche dei s. da usare nelle analisi granulometriche sono fissate da precise norme.
I setacci molecolari servono a separare molecole di grandezze diverse. Sono costituiti da zeoliti (➔), cioè da allumosilicati cristallini con una struttura tridimensionale costituita da canali e cavità con diametro inferiore a 20 Å e servono a separare molecole di grandezza diversa. L’azione delle zeoliti come setacci molecolari si fonda proprio sulle restrizioni geometriche delle aperture dei pori: soltanto le molecole che sono piccole abbastanza per passare attraverso la finestra di entrata delle cavità possono essere adsorbite sulla loro superficie interna. Fra le principali applicazioni delle zeoliti come setacci molecolari si ricordano: la separazione di idrocarburi lineari da quelli ramificati o ciclici, l’eliminazione di CO2 e H2S da gas naturali, la deumidificazione di gas, la separazione di idrogeno da gas di raffineria, l’ottenimento di aria arricchita in ossigeno.