GIULIO Africano, Sesto
Scrittore cristiano, fiorito nel secolo II. Nacque a Gerusalemme, forse partecipò alla spedizione di Settimio Severo contro l'Osroene (195), certo fu in relazione con Abgar IX re di Edessa (179-216) e con Alessandro Severo, al quale guidò un'ambasceria di Emmaus-Nicopoli, dove visse; in Roma organizzò la biblioteca del Pantheon presso le terme di Alessandro. Fu anche in Alessandria, dove udì Eracla; non pare ricevesse gli ordini sacri. Dato il sincretismo religioso trionfante in Roma al tempo dei Severi, la sua personalità è molto interessante, perché questo cristiano ebbe più vivi interessi scientifici che religiosi.
Una sua lettera a Origene è rivolta a dimostrare, con argomenti filologici, che l'episodio di Susanna in Daniele è un'interpolazione, redatta originariamente in greco; un'altra ad Aristide riguarda le differenze tra Matteo e Luca circa la genealogia di Gesù. Abbiamo anche frammenti varî (uno, con notizie autobiografiche, in Oxyrh. Pap., III, 412) di una opera, κεστοί ("Ricami"; titolo del genere di Στρωματεῖς), specie di enciclopedia in 24 libri, che trattava di scienze naturali, medicina, magia, tattica, ecc. Maggior fama gli procurò la Cronografia (Χρονογραϕία), in 5 libri, specie di cronaca che esponeva sinotticamente avvenimenti della storia sacra e profana e che servì di fonte alla Cronaca di Eusebio (v.). Tendeva a dimostrare la maggior antichità del popolo ebraico rispetto agli altri, e suddivideva la storia in millennî, ponendo la nascita di Cristo alla metà del VI (5500 dalla creazione).
Bibl. e Ediz.: W. Reichardt, Die Briefe des S. I. A. an Aristides und Origenes herausgeg., Lipsia 1909 (Texte und Untersuchungen, XXXIV, 3); per gli altri frammenti e la ricostruzione della cronografia, v. la bibliografia di O. Stählin, in W. v. Christ, Gesch. der griech. Liter., II, 2, Monaco 1924, p. 1346; Sickenberger, in Pauly-Wissowa-Kroll, Real Encycl. d. Altertumswiss., X, coll. 116-125, Stoccarda 1919; aggiungere: W. A. Oldfather e A. S. Pease, in Amer. Journal of Philology, 1913, p. 405 (sul testo dei Κεστοι); E. Caspar, Die älteste röm. Bischofsliste, Berlino 1926, p. 102 segg. (sulla Cronografia).