serricoltura
s. f. Coltivazione in serra, ambiente che tende a riprodurre le caratteristiche ideali dell’habitat naturale di piante e fiori.
• sempre nel campo agricolo, la Regione mantiene inoltre diversi consorzi di ricerca. Come il Cifda, consorzio interregionale di formazione divulgatori agricoli che nel 2011 non ha fatto alcun corso e lo scorso anno è costato 194 mila euro. Poi c’è il Consorzio di ricerca e innovazione tecnologica agro biopesca, il Consorzio per lo sviluppo dei sistemi innovativi agroambientali, il Consorzio di ricerca su specifici settori della filiera cerearicola Gian Pietro Ballatore, il Consorzio per l’innovazione nella serricoltura, la Stazione sperimentale di granicoltura. (Antonio Fraschilla, Repubblica, 27 ottobre 2011, Palermo, p. III) • «In Sicilia ‒ commenta Santino Tornesi, direttore dell’Ufficio regionale migrazioni della C.E.Si. ‒ nel 2010 i residenti stranieri sono aumentati dell’11,5%. Sommando lavoranti stranieri ed emigrazione dei nostri giovani, si scopre che una parte rilevante dell’economia regionale è basata sugli immigrati. Ad esempio, se smettessero di arrivare si fermerebbe la serricoltura». (Massimo Guicciardo, Sicilia, 10 marzo 2012, p. 12, I Fatti) • Secondo il sindaco [Giuseppe Nicosia, di Vittoria], «la situazione è diventata veramente insostenibile per l’economia e non soltanto per la serricoltura che rappresento ma anche per l’agricoltura meridionale. Il meridione è distrutto a livello agricolo dall’assenza da oltre 25-30 anni di normative a sostegno dell’agricoltura», (Valter Brogino, Giornale d’Italia, 29 luglio 2014, p. 3, Attualità).
- Composto dai s. f. serra e coltura.
- Già attestato nell’Unità del 29 novembre 1973, p. 10, Roma-Regione.