Scrittore polacco (Ljakhoviči, Baranoviči, 1899 - Penley, Denbigh, 1964). Personalità singolare, partecipò alla guerra contro la Russia del 1919-20 e divenne uno specialista della guerriglia di confine. A poco a poco, dalle azioni belliche passò al vero e proprio brigantaggio e nel 1930 fu condannato alla pena di morte, commutata in quindici anni di reclusione. Dalle sue avventure P. trasse il materiale per un romanzo autobiografico, Kochanek Wielkiej Niedźwiedzicy (1937; trad. it. L'amante dell'Orsa Maggiore, 1942). Divenuto un caso letterario di vasta risonanza, P. ottenne la scarcerazione e nel 1946 emigrò in Gran Bretagna, dove continuò la sua attività di romanziere. Tra le altre opere, tutte ispirate alla sua vita turbolenta, si ricordano la trilogia Nikt nie danam zbawienia (1946-47; trad. it. Nessuno ci salva, 1949) e il romanzo Żywot człowieka rozbrojonego (1957; trad. it. Peggio che al fronte, 1959).