Cotta, Sergio
Filosofo italiano del diritto (Firenze 1920 - ivi 2007). Prof. nelle univ. di Perugia (1956), Trieste (1960), Firenze (1964) e Roma La Sapienza (dal 1965), direttore per lungo tempo della Rivista internazionale di filosofia del diritto. Esponente di area cattolica della filosofia del diritto, vicino alla filosofia dell’esperienza di G. Capograssi, all’esistenzialismo e alla fenomenologia, C. ha sviluppato in tale orizzonte una propria concezione del diritto, di cui ha scorto il fondamento nella struttura ontologica dell’uomo («ontofenomenologia» del diritto). Studioso dell’Illuminismo (Montesquieu e la scienza della società, 1953; G. Filangieri e il problema della legge, 1954) e del pensiero giuridico-politico d’ispirazione cristiana (Il concetto di legge nella Summa theologiae di S. Tommaso, 1955; La città politica di S. Agostino, 1960), ha rivendicato il valore dell’individuo come persona, denunciando la contemporanea «vertigine della soggettività» e attingendo alla tradizione filosofica dell’escatologia propria del cristianesimo (La sfida tecnologica, 1968; Itinerari esistenziali del diritto, 1972; L’uomo tolemaico, 1975). Tra le altre opere: Prospettive di filosofia del diritto (1974); Il diritto nell’esistenza. Linee di ontofenomenologia giuridica (1985, nuova ed. 1991); Diritto, persona, mondo umano (1989); Soggetto umano, soggetto giuridico (1997); Il diritto come sistema di valori (2004).