Bonelli, Sergio
Bonèlli, Sergio. – Sceneggiatore ed editore di fumetti italiano (Milano 1932 – Monza 2011). Figlio di Gian Luigi Bonelli, il creatore del più popolare eroe del fumetto italiano (Tex, 1948), e di Tea Bertasi che nel dopoguerra prese la guida della piccola azienda editoriale del marito, da cui intanto si era separata. Nel 1958 B. creò il suo primo fumetto, Un ragazzo nel Far West (coi disegni di Francio Bignotti e poi di Giovanni Ticci), firmandosi Guido Nolitta, lo pseudonimo che avrebbe sempre usato nelle vesti di sceneggiatore. Nel 1961 uscì in edicola Zagor, il suo personaggio più longevo (coi disegni di Gallieno Ferri). Zagor vive in un West fantastico, la foresta di Darkwood, cercando di mantenere un equilibrio di pace fra i bianchi e i nativi americani. Nei primi anni Sessanta del 20° secolo B. assunse le redini della casa editrice (che aveva e avrebbe avuto diversi nomi, fra i quali Redazione audace, Cepim e infine Sergio Bonelli Editore), con un’intuizione: i lettori di fumetti in Italia cominciavano a crescere e ad amare letture più lunghe e confezioni editoriali più corpose. B. decise, pertanto, di abbandonare il formato a striscia – albetti piccoli e oblunghi contenenti due-tre vignette per pagina – per il formato quaderno o formato Bonelli, un centinaio di pagine che propongono tre strisce ciascuna. Grazie a questa soluzione editoriale le vendite di Tex aumentarono notevolmente. Nel 1975 fu creato l’altro personaggio di grande successo, Mister No (disegnato prima da Gallieno Ferri, poi da Roberto Diso), la cui pubblicazione si è conclusa nel 2009, che corrisponde al prototipo dell’antieroe dal passato cupo e misterioso, che si ribella alla cattiveria e alla corruzione umana quasi per istinto etico (malgrado sia alla ricerca di pace e tranquillità a Manaus, nel cuore dell’Amazzonia, sua sede abituale). Nel 1976 B. ebbe un’altra intuizione editoriale, con la creazione della collana di libri cartonati autoconclusivi per l’edicola Un uomo un’avventura, a cui presero parte molti grandi autori, fra i quali Hugo Pratt, Sergio Toppi, Guido Crepax, Guido Buzzelli e Bonvi (un’anticipazione sia dell’album, il cosiddetto formato francese, sia del graphic novel). Nello stesso anno cominciarono a uscire le sue prime sceneggiature di Tex, a cui B. intese dare un volto più umano e meno invincibile. Refrattario alle nuove tecnologie (pronosticava la morte del fumetto con la nascita delle tv private) e insignito nel 2005 di una laurea honoris causa in scienze della comunicazione all’università La Sapienza, B. è stato il protagonista del fumetto popolare italiano. I suoi frequenti esperimenti editoriali (tra cui, fra gli ultimi, i Romanzi a fumetti Bonelli, 2007) hanno dato un forte contributo affinché buona parte del mondo culturale italiano superasse la diffidenza nei confronti del fumetto.