Sergesto
Personaggio minore dell'Eneide, è fra i capi troiani che in Sicilia partecipano alla regata che apre i giochi in memoria di Anchise descritti nel libro V (cfr. i vv. 121-122).
La sua nave però rimane incagliata (vv. 202-209) e solo molto dopo la conclusione della gara e la premiazione dei vincitori S., liberatosi a fatica (" e scopulo multa vix arte revolsus ", v. 270), giunge al traguardo: " inrisam sine honore ratem Sergestus agebat " (v. 272).
Nella sua seconda egloga, a proposito di Melibeo che si presenta affannato a Titiro e ad Alfesibeo, D. dice che i vecchi ne risero quantum / Sergestum e scopulo vulsum risere Sicani (Eg IV 31), con evidente riferimento a questo episodio virgiliano (anche se Virgilio non dice che la nave di S. fosse " inrisam " proprio dai Sicani).