Stratanovskij, Sergej
Stratanovskij, Sergej. – Poeta russo (n. Leningrado, oggi San Pietroburgo, 1944). Studia letteratura francese e russa presso l’università della città natale, nella quale prende a frequentare gli ambienti culturali e, a partire dal 1968, a scrivere versi che pubblica esclusivamente sulle riviste samizdat leningradesi e poi in Francia; nel 1985, seppure in un volume collettivo, alcune poesie appaiono per la prima volta a stampa in Russia. Da allora, con la democratizzazione del Paese, pubblica con regolarità su diverse riviste e finalmente nel volume Stichi (1993; «Versi»), che raccoglie le poesie scritte in decenni di semiclandestinità. Insignito di diversi premi, membro dell’Unione scrittori di San Pietroburgo e autore di saggi e articoli di critica letteraria, pubblica T’ma dnevnaja («Buio diurno») nel 2000, anno in cui il breve soggiorno in Italia consentitogli da una borsa erogata dal Fondo Brodskij gli ispira Stichi, napisannye v Italii («Versi scritti in Italia»). Tradotto nelle principali lingue, accentua la sferzante efficacia dei suoi versi nella breve silloge Rjadom s Čečnëj (2002; «Accanto alla Cecenia») e poi nella più organica Na reke neprozračnoj (2005; «Sul fiume torbido»). L’ampia scelta dei suoi versi compiuta nell’antologia Buio diurno (2009) ha contribuito a diffondere anche in Italia la sua poesia al tempo stesso colta e tagliente, in cui le maschere bibliche e i riferimenti letterari alludono ai conflitti più urgenti del nostro tempo.