Witte, Sergej Julevic
Politico ed economista russo (Tiflis 1849-Pietrogrado 1915). Membro (dal 1885) della commissione imperiale per lo studio del problema ferroviario, ministro delle Comunicazioni nel 1892, nello stesso anno fu nominato ministro delle Finanze. Con una sistematica politica economica e finanziaria W. avviò lo Stato agrario russo al capitalismo, promuovendo lo sviluppo dell’industria e della rete ferroviaria. Consolidò contemporaneamente la potenza dello Stato all’interno, consentendogli di resistere alla prima rivoluzione. Per più di un decennio W. esercitò una grande influenza anche sulla politica estera russa, favorendo l’alleanza con la Francia e l’espansione nell’Estremo Oriente. Contrario alla guerra contro il Giappone, si dimise nel 1903, ma la sconfitta subita dai russi riportò W. in primo piano: come plenipotenziario russo, conservò con grande abilità alla Russia (Pace di Portsmouth, 1905) la sua posizione preminente nell’Estremo Oriente. Fu presidente del Consiglio (1905-06), ma, seguace delle teorie assolutiste nello spirito di Alessandro III, non riuscì a trasformare il regime assoluto in un regime costituzionale.