SERDJILLA
. Località archeologica della Siria centrale, posta circa 3 km. dalla grossa borgata di el-Bāra; le rovine di Serdjilla occupano una specie di bacino aperto verso sud: sulle pendici orientale ed occidentale sono disposti a scalinata i resti confusi di una chiesa, di belle villette e di tombe; nel fondo della depressione le terme e l'edificio impropriamente detto "caffè".
Le terme risalgono al 473 d. C., secondo un'iscrizione su musaico. La loro pianta comprende i soliti locali per bagni caldi e freddi, comunicanti con una grande sala che misura 15 m. per 8, ed è ornata da una tribuna. L'acqua, fornita da una cisterna a vòlta molto profonda, lunga 16 m. e larga 12, era fatta salire al piano superiore mediante un meccanismo e distribuita nei canali scavati entro i muri.
Un poco più ad est si erge un elegante edificio a due gallerie sovrapposte. Dalla sua disposizione interna risulta ch'era destinato alle conversazioni dopo il bagno ed alle discussioni d'affari: le scuderie vicine provano che era frequentato anche dai villaggi vicini e che, luogo di riunione e casa degli ospiti, merita la denominazione di andrôn, con la quale vengono indicati edifici di questo tipo nelle iscrizioni siriache.
Bibl.: M. de Vogüé, Syrie Centrale, voll. 2, Parigi 1865 e 1877, I, tavv. 30, 31, 33 e 55-57; II, tav. 85; H. C. Butler, Syria, Publications of the Princeton archaeological expeditions, II, 1920 seg., pp. 113-133; J. Mattern, À travers les villes mortes de Haute Syrie, in Mélanges de l'Université St. Joseph, XVII, i (1933; anche stampato a parte), pp. 35-40, tav. XII, XIII, XIV e fig. 6.