SERDINI, Simone, detto il Saviozzo
Scrittore, nato a Siena verso il 1360, condusse vita errante per le corti principesche e al servizio di condottieri, morì in prigione e suicida fra il 1419 e il 1420.
Povero di poesia e di sincera umanità, il canzoniere del S. serba un notevole interesse letterario e storico: vi si trovano, rielaborati in una forma artisticamente men rozza, anche se troppo facile e prolissa, e in una lingua toscanamente schietta, solo qua e là intrisa di costrutti latineggianti, quasi tutti gli elementi della letteratura cortese tra la fine del secolo XIV e il principio del XV: la frequente imitazione di Dante, gli echi della lirica dotta curiosa di riferimenti eruditi e di allusioni mitologiche, i modi della letteratura scapigliata e borghese con l'enfasi delle sue "disperate" a mezzo tra lo sfogo materiale e l'artificio retorico. (Sonetti inediti, a cura di L. Cisorio, Pontedera 1893; Ungedrückte Gedichte, a cura di F. Beck, Neuburg 1895).
Bibl.: G. Volpi, La vita e le rime di S. S. detto il Saviozzo, in Giorn. stor. d. letter. ital., XV (1890); B. Croce, Poesia popolare e poesia d'arte, Bari 1933, pp. 224-26; N. Sapegno, Il Trecento, Milano 1934, pp. 472-75.