SERCHIO (A. T., 24-25-26)
Fiume della Toscana che si può considerare avere origine col Fosso di Dalli nell'Appennino settentrionale ad ovest del M. Sillano, sebbene il nome di Serchio lo assuma soltanto dopo la sua unione, nella località di Piazza al Serchio, col Serchio di S. Michele che scende dalle pendici occidentali del Pisanino nelle Alpi Apuane. Così formato, il fiume scorre con direzione di sud-est attraverso l'ampia valle orogenetica della Garfagnana, arricchendosi del tributo dei numerosi torrenti scendenti dalle pendici occidentali dell'Appennino e specialmente dalle pendici orientali delle Alpi Apuane, assai più ricche di sorgenti. Abbastanza notevole ne è quindi la portata, specialmente dopo ricevuto il fiume della Turrite Secca, onde anche nelle massime magre supera i 2 mc. Uscito dalla Garfagnana propria, poco oltre Castelnuovo, il Serchio riceve da sinistra il suo maggiore affluente Lima, che proviene dal passo dell'Abetone (v.) e immette nel Serchio, 3 km. a monte di Borgo a Mozzano. Di qui il Serchio, che è ormai disceso a una quota di 98 m., con una portata di massima magra di oltre 3 mc., cambia direzione e piega verso sud aprendosi un passaggio tra le Pizzorne e le ultime propaggini delle Alpi Apuane e sboccando poi nel piano di Lucca a Ponte a Moriano. A 2 km. a monte di questa località si distacca dal Serchio un canale, scavato sino dal 1376, detto il Condotto Pubblico e utilizzato tanto a scopo irriguo quanto per produzione d'energia. Da questo canale e dalle numerose diramazioni che ne divergono Lucca trae quella prodigiosa fertilità del suolo che ne costituì in ogni tempo la ricchezza e trae altresì l'energia che aziona i suoi numerosi stabilimenti industriali. Oltrepassata la città di Lucca di cui lambisce il lato nord, il Serchio piega verso ponente, aprendosi un passaggio al mare per la gola di Ripafratta. Di qui però si distacca un canale della lunghezza di 13 km. che immette nell'Arno e che è destinato ad azionare varî molini, nonché a scopo irriguo. Si ignora in che epoca venisse scavato; ma certo risale ad una data molto antica; l'ultimo tratto del fiume per lo sviluppo di 21 km. si svolge pigramente nel piano formato dalle sue stesse alluvioni e ha foce a 12 km. a nord della foce dell'Arno: si ritiene che il Serchio versasse già le sue acque nell'Arno e, stando a una leggenda, la separazione sarebbe avvenuta per opera di San Frediano vescovo di Lucca. La lunghezza totale del fiume è di 103 km.; l'area del bacino scolante è di 1404 kmq., di cui 306 appartengono a quello della Lima. La portata media di 40 mc.