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BRIZZI, Serafino

di OOttani - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 14 (1972)
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BRIZZI (Brizio), Serafino

OOttani

Figlio di Angelo, nacque a Bologna il 23 maggio 1684, secondo quanto attesta lo Zanotti (II, p. 296), che è la fonte più antica e autorevole. Avviato dal padre allo studio della quadratura presso un ignoto maestro locale, il B. avrebbe più tardi completato da autodidatta, sui testi del Vignola, del Caradosso, di padre Pozzo e di Ferdinando Bibiena, la propria formazione di pittore ornatista, scenografo e incisore. Alcuni suoi dipinti sono ricordati dal Campori in collezioni fiorentine (Gaburri) e bolognesi (Bonfiglioli, Boschi); altre tele con sfondi prospettici sono menzionate dallo Zanotti a Bologna nelle raccolte Bentivoglio e Albergati (queste ultime, eseguite in collaborazione con il figurista Antonio Rossi, sono tuttora in palazzo Albergati a Bologna, in via Saragozza), e perfino a Londra dove ne sarebbero state "mandate più di trenta da un gentiluomo della corte di Giacomo III" (II, p. 297). A villa Hercolani (Bologna, via Siepelunga) si conserva un dipinto raffigurante l'Ingresso del nuovo ambasciatore a Venezia, la cui quadratura è opera del B. mentre le figure spettano a C. G. Mazzoni. Da una accurata lettura delle fonti si ricava che l'attività teatrale del B. non si esaurì nel dipingere le scene, ma dovette comprendere altri compiti specifici come quello del costumista e dell'arredatore.

Negli Atti dell'Accademia Clementina il B. è nominato la prima volta il 22 ott. 1727. Eletto segretario, tenne la carica dal 12 nov. 1731 al 5 nov. 1737 (Atti, I, c.86), ma, forse per malattia, trascurò i suoi compiti di redattore degli Atti come sappiamo dallo Zanotti che, succedutogli, fu costretto a ricostruirli per gli anni in cui il B. era stato segretario.

Morì a Bologna il 5 nov. 1737 (Atti, I, c. 99).

Fonti e Bibl.: Bologna, Accademia di Belle Arti, Atti dell'Accademia Clementina, cit., e III, c. 79 (P. Pesci aveva avuto il B. come maestro per la quadratura); G. P. Zanotti, Storia dell'Accademia Clementina di Bologna, Bologna 1739, I. pp. 75, 82, 98; II, pp. 295-299; P. Zani, Enciclopedia metodica... delle Belle Arti I, 5, Parma 1820, p. 58; Ch. Le Blanc, Manuel de l'amateur d'estampes, I, Paris 1854, p. 524; G. Campori, Raccolta di cataloghi ed inventari inediti, Modena 1870, pp. 570, 577, 617-619, 632; G: Cuppini-A. M. Matteucci, Ville del Bolognese, Bologna 1967, pp. 122, 130; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, p. 34; Encicl. d. Spett., III, col.1135.

Vedi anche
Teatro degli Indipendenti Teatro d’avanguardia fondato a Roma nel 1922 da A.G. Bragaglia. Fu attivo fino al 1931, mettendo in scena, oltre a un repertorio sperimentale, pantomime e spettacoli di danza. quadraturismo Genere pittorico consistente nella realizzazione di quadrature, cioè di architetture dipinte entro una rigorosa intelaiatura prospettica e illusionistica. ● La ricerca di effetti illusionistici spaziali è già presente nella decorazione parietale di antiche civiltà. Se ne trovano esempi nelle decorazioni ... Cristoforo Foppa detto il Caradòsso Caradòsso, Cristoforo Foppa detto il. - Orafo e medaglista (Mondonico, Brianza, 1452 circa - Roma 1527 circa). Dal 1480 ai servizî del duca di Milano, risiedette dal 1505 a Roma, ove lavorò per la corte papale. Non si ha nessuna sua opera certa; gli sono attribuiti alcuni stampi in bronzo, o placchette, ... prospettiva Rappresentazione degli oggetti nello spazio (nel disegno, nella pittura ma anche nella scultura in bassorilievo o altorilievo), in modo da raggiungere l’effetto della terza dimensione su una superficie bidimensionale. arte Nella storia delle arti figurative il termine prospettiva viene usato in modo ...
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Vocabolario
serafino
serafino s. m. (ant. e poet. sèrafo) [dal lat. crist. Serăphīm e Serăphīn, gr. Σεραϕίμ, dall’ebr. śĕrāfīn, plur., letteralm. «ardenti» (der. del verbo sāraf «ardere»)]. – 1. Nell’Antico Testamento, ognuno degli esseri celestiali rappresentati...
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