BANCHI, Serafino
Nato a Firenze, iniziò i suoi studi nel convento dei domenicani di Fiesole e li continuò a Parigi, nel convento dei giacobini, grazie all'aiuto di Caterina de' Medici; verso il 1585 ottenne il grado di baccelliere. Nel 1589, dopo la morte della regina, tornò a Firenze, dove entrò probabilmente al servizio del cardinale Michele Bonelli e di Ferdinando I di Toscana.
Per conto di quest'ultimo (secondo quanto egli stesso racconta), il B. tornò nel 1590 in Francia. Fu a Parigi durante il blocco della città operato da Enrico IV, poi a Lione, per cercare di ottenere la liberazione di due importanti prigionieri. Qui venne a sapere di un complotto ordito da un lionese, Pierre Barrière, per uccidere Enrico IV, e riuscì a farne giungere notizia al re, permettendogli di salvarsi e di fare arrestare i congiurati. Ma, mentre le sperate ricompense tardavano a giungere (al B. fu assegnata soltanto una pensione di 1000 scudi, pagata con grande irregolarità), non gli mancarono accuse di aver violato il segreto confessionale. Per sollecitare le prime e difendersi dalle seconde il B. scrisse una Apologie contre les jugements téméraires de ceux qui ont pensé conserver la Réligion Catholique faisant assassiner les Très Chrestiens Roys de France (Paris 1595). Sulle accuse tornò ancora nel 1610, nella prefazione a Le Rosaire spirituel de la Sacre Vierge Marie (Extraict de plusieurs autheurs), Paris 1610, dedicato a Maria de' Medici, in ringraziamento sia per la tardiva benevolenza reale (nel 1604 gli era stato assegnato dal re l'episcopato d'Angoulême, cui tuttavia il B. rinunciò), sia per l'erezione di una cappella nella chiesa del convento dei giacobini a Parigi, ove nel frattempo aveva fatto ritorno. Stando alle affermazioni della dedica, sembra addirittura che il B. avesse fatto un viaggio a Roma per scagionarsi e fosse in grado di produrre un attestato di innocenza rilasciatogli da Leone XI.
È attribuita al B. anche una anonima Histoire prodigieuse d'un détestable parricide entrepris en la personne du Roy par Pierre Barrière dit de la Barre, et comme en fut miraculeusement garantie (Paris 1594). In quest'opera il complotto diventa lo spunto per un attacco contro i gesuiti che lo avrebbero ispirato, e l'intervento del B. è presentato come prova della fedeltà ormai assoluta dei domenicani alla monarchia.
Il B. morì a Parigi dopo il 1622.
Bibl.: G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 1, Brescia 1758, p. 198; P. V. Cayet, Chronologie novenaire contenant Histoire de la guerre sous le règne du très Chrestien Roy de France et de Navarre Henry IV et les choses les plus mémorables advenues par tout le monde depuis le commencement de son règne l'an 1589 jusques à la paix faicte à Varvins en 1598 entre Sa Majesté Très-Chrestienne et le Roy Catholique des Espagnes,Paris 1838, pp. 505-508; J. Quétif-J. Echard, Scriptorum Ordinis Praedicatorum..., II, Lutetiae Parisiorum 1721, pp. 429-430; Dict. Biogr. Franc., V,pp. 59 s.