Nome con cui è noto il poeta Serafino de' Ciminelli (L'Aquila 1466 - Roma 1500). Fu al servizio del card. Ascanio Sforza e di Ferdinando II d'Aragona; passò poi nelle corti di Urbino, di Milano, di Mantova, dappertutto cogliendo clamorosi successi con le sue arti di musico e d'improvvisatore. La sua vasta produzione poetica comprende strambotti, barzellette, frottole, egloghe, rappresentazioni sceniche cui egli partecipò anche come attore. S. è il maggior rappresentante della poesia cortigiana del secondo Quattrocento, caratterizzata da un petrarchismo fondato su immagini spettacolose e arguzie presecentistiche e insieme dall'assunzione di forme popolari, sentita come esercizio di estrema raffinatezza. Numerose le edizioni cinquecentesche, prima fra tutte Opera del facundissimo S. A. (1502).