SERAE (A. T., 116-117)
Regione dell'impero coloniale italiano, posta sull'altipiano a occidente dell'Hamasen e dell'Acchelè Guzai, a mezzogiorno dei Beni Amer e dei Baria, limitata a S. dal fiume Mareb. Il capoluogo è Adi Ugri (m. 2022) con circa 4000 ab. La regione comprende a S. il Seraè propriamente detto col Decchi Tesfà e il Dembelas che ne sono una naturale dipendenza, e a N. e NE. i due distretti Tzellimà e Seffaà, che rientrerebbero geograficamente nell'Hamasen. Il Seraè è in parte montagnoso, in parte pianeggiante, in parte vallivo. I rilievi più accentuati, ora boscosi, ora nudi e pietrosi, sono quelli che nello Tzellimà, nel Tacalà occidentale e nel Seffaà formano una propaggine della cresta di spartiacque dell'Hamasen, spingendosi verso S.: sono formati di rocce eruttive della serie dei trappi e culminano nel M. Aratò (m. 2549), nel Belata Embà (m. 2301), nell'Ad Mogos (m. 2537), scendendo verso i 1000 m. nel Dembelas (Mai Lam). Il Tacalà centrale, lo Tzellimà orientale e la parte centrale del Decchi Tesfà sono paesi pianeggianti, erbosi o cespugliosi, assai fertili e in buona parte coltivati a cereali: essi digradano lentamente verso le grandi valli del Mareb, dell'Ambessa, affluente di questo, e del Ferfèr (Barca), dove il sottosuolo è formato di arenarie e di scisti, e le coltivazioni di dura, granturco e fagioli si fanno più intensive, sebbene a quando a quando interrotte da zone impervie, coperte di vegetazione selvatica.
Dal gruppo montuoso sopra indicato traggono origine molte delle principali sorgenti che alimentano il Barca (bacino del Mar Rosso) e il Mareb (bacino del Nilo). Il Barca nasce col nome di Cor Ciocomtè nel gruppo del M. Aratò presso Debra Mercurios; nel Decchi Tesfà assume il nome di Ferfèr, che cambierà poi, entrando nel territorio Beni Amer, in quello con cui è più comunemente noto. Il Ferfèr riceve dal Dembelas il Missiam, dal Liban il Mai Uossen e il Leitò che si origina dall'Ad-Mogòs. Il Mareb entra nel Seraè alla confluenza del Gablè Calai e con un vasto semicerchio contorna il Seraè e il Decchi Tesfà. Non ha acqua perenne che fino poco oltre Debaroa nello Tzellimà; però è facile trovarne dovunque scavando pozzi poco profondi nelle alluvioni del letto fluviale. Anche i principali tributarî di destra che esso riceve dal Seraè (Gablè Calai, Mai Feccià, Mai Daro, Mai Mengas, Obel e Ambessa, che è il più importante) sono attivi solo durante le piogge, cessate le quali conservano solo una falda freatica.
Il clima, come in tutto l'altipiano, è mite e temperato: Adi Ugri ha una temperatura media annua di 19°, massima da aprile a giugno (intorno a 21°), minima in dicembre (17°); la pioggia (anno: mm. 549) cade specialmente in luglio e agosto. Da gennaio a marzo la stagione è calda e asciutta, da marzo a giugno calda e umida, da giugno a settembre fresca e piovosa, da settembre a gennaio fresca e asciutta.
La popolazione prevalente è di lingua tigrai, di religione copta; esistono parecchi conventi come Debra Mercurios, Enda Abba Matà, celebre per la sua miracolosa sorgente, ecc., e numerose chiese. Nel Tacalà si hanno anche musulmani giaberti (Abissini convertiti all'islamismo) in numero di circa 4000, riuniti in piccoli centri; i pochi cattolici formano un villaggio nello Tzellimà.
Il Seraè è forse la più produttiva delle regioni agricole eritree: i principali prodotti consistono in dura, taff, orzo, grano, dagussà, legumi, granturco, lino; nel Dembelas si coltiva anche cotone. I ricchi pascoli del Seraè, oltre ad alimentare il copioso bestiame locale (specialmente bovini, asini, muletti e capre), ospitano anche una parte di quello transumante dalle regioni vicine.
I principali centri sono: il capoluogo Adi Ugri (m. 2022) con 4000 ab. circa, costituito dagl'Italiani presso il villaggio indigeno di Godofellassì; Adi Qualà (m. 2054), Debaroa. Ad Adi Ugri e a Mai Mafales convergono commercianti da vaste regioni circostanti: vi si trattano, oltre ai cereali e al bestiame, miele, cera, burro, pelli, in cambio di sale e di merci manifatturate provenienti dalla costa. Sono stati segnalati minerali auriferi nell'Anaghir a SO. di Adi Ugri e nel Decchi Tesfà; di argento e rame presso Arresa.
Adi Ugri si trova sulla strada rotabile che congiunge Asmara con Adi Qualà e che prosegue fino ad Adua e oltre; un tronco secondario la congiunge ad Adi Caieh nell'Acchelè Guzai, un altro a Mai Egadà e a Deccamerè.
Già circoscrizione amministrativa (commissariato), il Seraè ora fa parte con l'Acchelè Guzai, del commissariato regionale detto del Confine Meridionale, che ha per capoluogo Adi Ugri.