SEOUL (XXXII, p. 182)
Nel 1958 la popolazione della città era di 1.642.600 ab. (contro i 375.000 nel 1933 e i 1.446.019 nel 1949). Alla fine del conflitto coreano (v. Corea, in questa App.) interi quartieri risultavano distrutti. Fortunatamente erano stati risparmiati i palazzi imperiali e il tempio di Hwang-Kung-U. La ricostruzione è stata lenta e incompleta. La scarsa disponibilità di cemento e di laterizî, oltre alla precarieià della situazione economica generale, ha ostacolato notevolmente la ripresa edilizia. Un imponente afflusso di profughi dalla Corea del Nord ha creato gravi problemi. Nuovi quartieri, formati da misere abitazioni provvisorie e perfino da attendamenti, sono nati intorno alla capitale. L'approvvigionamento idraulico è assolutamente insufficiente e l'acqua è oggetto di commercio. La città svolge tuttora funzioni prevalentemente amministrative e commerciali. Tra le industrie hanno una certa importanza gli impianti metallurgici e qualche nuova azienda per la produzione di pneumatici e di materiale elettrico. L'artigianato tradizionale è sviluppatissimo. L'aeroporto è collegato mediante linee aeree regolari con Pusan, Kwangju e Kunsan. Altre linee funzionano per Formosa, il Giappone e gli S. U. A.