sentenza votiva
Tra gli altri genera narrationum poeticarum la s. votiva è ricordata da D. nell'epistola a Cangrande (Ep XIII 32) accanto al carme bucolico, all'elegia e alla satira, sulla base di Orazio, ut etiam per Oratium patere potest in sua Poetria. Ma in Ars poet. 76 la s. votiva non è ricordata da Orazio come uno dei generi letterari, ma " voti sententia " è inteso come uno degli elementi (quello lieto rispetto al triste, la " querimonia ") dell'elegia. Per il complesso problema, che coinvolge anche la questione dell'autenticità dell'epistola dantesca, v. ORAZIO FLACCO, Quinto, 4.