colpa, senso di
Il senso di c. è un sintomo classico della melancolia, ne permea la struttura, potendo restare a livello di sentimento diffuso, spiacevole e angosciante, o concretizzarsi in temi deliran-ti, con idee di errore, di peccato, di contaminazione, di danneggiamento, di vergogna e disonore. Le idee di c. si esprimono con il colorito affettivo dell’indegnità, con continue ruminazioni e laceranti rimorsi, con auto-accuse, aspettazione angosciosa della punizione, idee di espiazione e di dannazione, spinte (motivazionali o impulsive) al suicidio. Accanto a questa fenomenologia psicotica della c., che giunge fino alle punte massime dell’alienazione, si osservano molto spesso sentimenti più o meno diffusi e intensi di c. nei soggetti neurotici e nelle personalità abnormi, specie negli ossessivi, scrupolosi, insicuri, che elaborano continuamente tematiche di peccato (molto spesso sessuale). La psicanalisi fa derivare il senso di c. dal complesso edipico e dalla paura della punizione, e lo postula quale fondamento della spiegazione di attitudini masochiste. Il senso di c. sarebbe collegato alla controvolontà del bambino, intesa come sfida; l’opposizione alle richieste dei genitori provocherebbe nel bambino un profondo senso di c., sarebbe la c. originaria dell’essersi resi indipendenti dalla volontà altrui: l’esser cattivo (e il sentirsi in c.) consegue all’infrazione di un divieto, l’esser buono è soddisfare la volontà dei genitori.