sensibile
sensìbile [agg. Der. del lat. sensibilis, dal part. pass. sensus di sentire "percepire"] [LSF] (a) Che cade sotto i sensi, che è percebile: effetto s., cioè ben avvertibile e, se è il caso, ben misurabile. (b) Che è capace di rispondere a una sollecitazione o a uno stimolo esterni, manifestando qualche effetto fisico o chimico-fisico: materiale fotografico s. (v. oltre), ecc. (c) Che dà una risposta partic. grande, rilevabile anche per sollecitazioni alquanto modeste: strumento s. (v. oltre), ecc. ◆ [STF] [TRM] Calore s.: locuz. con cui s'indicava, in contrapp. al calore latente delle transizioni di fase, il calore realmente somministrato a una sostanza appunto lontano da un cambiamento di stato, determinante quindi unicamente un aumento della temperatura. ◆ [OTT] Materiale s.: nella tecnica fotografica, il materiale che s'impressiona se esposto alla luce, costituito da una dispersione di alogenuro d'argento (emulsione s.) disteso sopra una lastra o una pellicola di materiale plastico (lastra s., pellicola s.): v. fotografia: II 711 a sgg. ◆ [MTR] Strumento s.: strumento di misurazione capace di misurare valori anche piuttosto piccoli di una grandezza fisica (→ sensibilità).