SENNAGHERIBBO
. E la forma italianizzata del nome che l'Antico Testamento dà al re assiro Sin-akhē-erība, significante "Sin (dio della luna) ha dato in cambio fratelli". Sennacheribbo fu re sul trono di Assiria dal 705 al 681 a. C. e fu figlio di Salmanassar V. Egli comprese che l'ostilità tenace dei Babilonesi impediva all'Assiria la piena realizzazione dei suoi vasti disegni imperiali e perciò, debellata la città di Babele, la fece distruggere per eliminare così la più grande avversaria di Ninive non soltanto nel campo militare ma anche in quello della civiltà e del prestigio spirituale. La distruzione di Babele cade nell'anno 689. Sennacheribbo fu, oltre che un grande conquistatore, anche un famoso costruttore di templi e palazzi reali. Egli fece cingere la città di Ninive di due potenti muri e vi piantò magnifici giardini. Inoltre fece costruire le mura della città dì Kakzu tra il Grande Zāb e Arbela, i cui mattoni portano impresse iscrizioni del re. S. è nominato nella Bibbia per le sue relazioni con Ezechia (v. XIV, p. 687).
Bibl.: V. le storie dell'Assiria nella bibl. di babilonia e assiria; G. Furlani, La civiltà babilonese e assira, Roma 1929, pagine 98-101; id., Kakzu-Qaṣr Šemāmok, in Riv. studi orient., XV (1934).