SENNA
. Droga fornita dalle foglie di varie specie del genere Cassia (cfr.). Appartiene al gruppo dei purganti emodinici contenenti derivati dell'ossiantrachinone. Meno irritante delle altre droghe di questo gruppo, dà talora dolori colici che possono essere evitati associandola ai carminativi o estraendone preventivamente la resina con l'alcool. Fu molto usata in passato e N. Boileau scriveva che ai suoi tempi il malato moriva o "vide de sang" per i gran salassi o "plein de sené".
La senna giova nell'atonia dei muscoli intestinali, nelle stitichezze ostinate, negli stati congestizî addominali, nelle stasi portali e nelle nefropatie, e dà risultati immediati sulle congestioni encefaliche e polmonari attive e passive. Accelera specialmente i movimenti peristaltici del crasso. Si usa la polvere delle foglie (dose: 1-3 gr.), si fa l'infuso (15 a 30 cmc.), si adopera la tintura, lo sciroppo (15-30 gr.), ecc. Entra nella pozione viennese, nell'elettuario lenitivo, nella polvere di liquirizia composta e in altre preparazioni.