Famiglia genovese, giunta a Genova dal contado appenninico verso la metà del sec. 14º; si estinse nel 1776. Appartenente dapprima alla piccola borghesia, coprì poi notevoli cariche cittadine con Ambrogio e il figlio Bartolomeo (v.), cancellieri della repubblica; con i fratelli di Ambrogio, Tomaso, Gerolamo, Gregorio e Giovanni, monopolizzò per breve tempo il commercio granario coi Tatari, mercé il possesso del castello di Illice (Lerici) sul Mar Nero, nel territorio di Mocastro, alla foce del Danubio, da essi tenuto fino al 1455. Iscritti alla nobiltà nel 1528, pervennero al dogato (1595) con Matteo.