ASELLIONE, Sempronio
Cittadino romano, della gente plebea dei Sempronî, e di prenome ignoto, che militò sotto Scipione Emiliano nel 134 e nel 133 a. C. nella campagna numantina come tribuno militare, e nacque quindi, probabilmente, intorno al 160 a. C. Scrisse Historiae, nelle quali gli ultimi avvenimenti menzionati riguardano l'anno 91 a. C., se, come è probabile, la parola crepidarium che anche Gellio attesta essere stata usata da A., si riferisce all'arma con cui fu ucciso Livio Druso. Notevole è il concetto elevato che A. espresse della storiografia: secondo il quale, mentre gli annali registravano ciò che veniva compiuto ogni anno, cioè mettevano insieme una specie di diario, che i Greci chiamavano effemeride, alla storia non bastava enunciare i fatti senz'altro, ma l'intendimento che li aveva inspirati, e il modo come si erano svolti.
Fonti: I frammenti sono raccolti in Peter, Histor. Roman. Rel., I, p. 178; Historic. Roman. Fragm., p. 109. Per la vita, v. Aulo Gellio, II, 13, 3; VIII, 22, 8. Riguardo al suo concetto della storia, id., V, 18, 8; Scolio bernense alle Georgiche di Virgilio, II, 474.
Bibl.: W. S. Teuffel, Geschichte der römischen Literatur, 6ª ed., I, Lipsia 1916, p. 264; M. Schanz, Geschichte der römischen Litteratur, 3ª ed., I, Monaco 1904, p. 72; F. Leo, Geschichte der römischen Literatur, I, Berlino 1913, p. 334.