ŠEMPETER pri Celju
Villaggio situato sulla strada Emona-Celeia-Poetovio a 12 km ad O di Celje, antica Celeia, nella provincia del Norico (v. noricum e cartine vol. v, fig. 712). Negli anni 1952-1956, sotto la guida del prof. I. Klemenc, dall'Università di Lubiana, sono stati scavati numerosi monumenti funerarî del I-III sec. con iscrizioni, rilievi e statue, appartenenti alle famiglie patrizie norico-celtiche che, in questi paesi, tenevano i loro poderi già in tempi precedenti l'occupazione romana e che, più tardi, presero parte attiva alla vita della provincia.
Agli inizî del II sec., C. Vindonius Successus era aedilis Claudiae Celeiae; i membri della famiglia degli Spectatii, nel II sec., erano II viri iure dicundo; due famiglie illustri, poi, erano gli Ennii e, nel III sec., gli Statutii. Fra i tipi dei monumenti funerarî (v. monumento funerario) predomina l'edicola di cui la parte inferiore forma l'ara sepolcrale col tempietto in antis costruito sopra.
Secondo il loro stile, le opere d'arte di Š. appartengono all'epoca adrianea e alla prima età antonina. Esse mostrano molti tratti provinciali, per lo più di carattere locale, norico; si vedono anche affinità coi rilievi della Pannonia Superiore, specialmente del territorio lungo la Drava.
La rusticità e la provincialità delle tecniche sono vinte, tuttavia, dai temi tratti dalla mitologia classica e soprattutto dal loro contenuto ideale.
Il tema fondamentale di questi monumenti è il transitus animae dal mondo delle tenebre al mondo della luce: Eracle con Alcesti; Ganimede con aquila; Europa che Giove, trasformato in toro, sta conducendo in un luogo diverso; Ifigenia, la sostituzione colla cerva in Aulide e la fuga in Tauride; il satiro che strappa il vestito dal corpo della ninfa simbolo dell'anima che si libera dai vincoli del corpo; i Dioscuri come ϑεοὶ σωτῆρες.
Bibl.: J. Klemenc, Rimske izkopanine v Šempetru (= Scavi romani a Šempeter), Lubiana 1961 (piccola guida illustrata, con bibliografia completa fino al 1961 e riassunto in tedesco). Per le iscrizioni: A. e J. Sasel, Inscriptiones, in Situla, 5, Lubiana 1963, p. 126, nn. 370-377. Per le ricostruzioni: V. Kolšek, Rimska nekropola v Šempetru v Savinjiski dolini (Necropoli romana a Šempeter nella valla di Savinja), in Celjski zbornik, 1961, p. 470-486. Resoconto generale: J. Korošec, Roman Family Tombs in Šempeter in Yugoslavia, in Archaeology, 10, 1957, p. 117-122; J. Klemenc, Rimsko grobišãe v Šempetru v Savinjski dolini (Necropoli romana a Šempeter nella valle di Savinja), in Celjski zbornik, 1958, p. 155-164; id., Le recenti scoperte di Šempeter presso Celje (Celeia) e l'influsso culturale di Aquileia, in Studi Aquileiesi off. a G. Brusin, Aquileia 1953, pp. 131-139; id., Trojanska pravljica na nagrobnih spomenikin iz Šempetra ob Savinji (Mito troiano sui monumenti sepolcrai di Šempeter in Savinja), in Zbornik filozofske fakultete, Lubiana 1955, II, pp. 55--70; id., Das römische Gräberfeld in St. Peter im Sanntale, in Archaeologia Iugoslavica, 2, Belgrado 1956, pp. 57-66; id., Ganimedov relief iz Šempetra v Savinjski dolini (Rilievo di Ganimede di Šempeter nella valle di Savinja), in Arheološki vestnik, 7, 1956, pp. 220-226; id., Reliefi Dioskurev in letnih ãasov na rimskem pokopališãu v Šempetru (Rilievi dei Dioscuri e delle stagioni della necropoli romana di Šempeter), in Vjesnik za arh. i hist. Dalmat. (Antidoron Abramiâ II), 56-59/2, 1954-57, pp. 141-147; id., Portreti treh ãlanov iz rodbine Enijcev v Šempetru v Savinjski dolini (Ritratti dei tre membri della famiglia degli ennii a Šempeter nella valle di Savinja), in Zbornik za umetnostno zgodovino (Lavreae F. Stelè), n. s. 5-6, 1959, 69-77; id., Die Familie Prisciani und ihre Verwandten auf den Grabdenkmälern von St. Peter, Bruxelles 1960, pp. 47‛-475. Per il simbolismo: J. Kastelic, Setnja u Šempeter (Escursione a Šempeter), in Jugoslavija, 12, 1956, pp. 14-15.