SEMPAD (arm. Smbat; pron. armena occidentale: Smpəd)
Contestabile armeno, fratello di re Hethum I dei Rubenidi, storico e giurista, morto nel 1297. La sua opera principale è la codificazione delle leggi e canoni per ecclesiastici e laici, la quale se deriva dal nomocanone di Mechithar Goš (v.), è più sistematica e soprattutto tiene gran conto del diritto consuetudinario della Cilicia (J. Karst, Strasburgo 1905, voll. 2). Tradusse dall'originale francese, che poi andò perduto, un libro contenente la legislazione di Antiochia basata sul diritto franco: Ansizkh Antiokhav "Le Assise di Antiochia" (ed. e trad. francese Alishan, Venezia 1876). A lui si deve anche una cronaca che va dal 951 fino al 1276, anno della sua morte, continuata da ignoto autore sino al 1331 (ed. Dulaurier, in Rec. Hist. Croisades, docc. arm.). Le opere di S., scritte nella lingua viva del suo tempo, sono fra i più insigni documenti per lo studio dell'armeno medievale della Cilicia.
Bibl.: G. Zarbhanelian, Storia dell'antica letteratura armena (in armeno), 3ª ed., Venezia 1897, pp. 766-772; F. N. Fink, Geschichte der arm. Litt., Lipsia 1907, pp. 123-24.