seminoma
Tumore che origina dalle cellule germinali del testicolo. Rappresenta il 40% dei tumori germinali, mentre il restante 60% è formato da vari tipi istologici riuniti nel sottogruppo dei tumori non-seminomatosi: carcinoma embrionale, teratoma, coriocarcinoma, forme miste (che comprendono istologie diverse nella stessa neoplasia). I tumori germinali costituiscono l’1% di tutte le neoplasie maligne del maschio. Si calcola che in Italia ci siano 1.200÷1.400 nuovi casi ogni anno. Il picco di incidenza dei s. è fra i 35 e i 45 anni, mentre quello dei non-s. è fra i 20 e i 25 anni.
Le cause che provocano i tumori germinali sono ignote. Il fattore di rischio riconosciuto è costituito dal criptorchidismo. Per tale motivo l’intervento di correzione del criptorchidismo (orchipessia) andrebbe eseguito precocemente. I tumori germinali possono originare anche in sede extratesticolare, soprattutto nel mediastino e nello spazio retroperitoneale. In tali sedi la neoplasia originerebbe da residui di cellule embrionali ectopiche. Il tumore si manifesta di solito con l’aumento volumetrico indolente del testicolo o con la comparsa di un nodulo testicolare; in una minoranza dei casi (10÷15%) si rileva con un dolore inguino-scrotale.
La diagnosi viene posta usualmente con l’ecografia scrotale. La stadiazione della neoplasia è poi completata con una TAC torace-addome e il dosaggio dei marker tumorali. Il primo atto terapeutico è l’asportazione del testicolo (orchifunicolectomia) con la precisa definizione istologica del tumore. La strategia terapeutica è poi stabilita in base all’istologia (s. o non-s.) e all’estensione di malattia, vale a dire se la neoplasia interessa il solo testicolo o è diffusa ai linfonodi retroperitoneali o è metastatica (polmoni, fegato, encefalo sono gli organi colpiti con più frequenza). I trattamenti utilizzati prevedono la chirurgia, la radioterapia e la chemioterapia, attuate a volte singolarmente, talora in sequenza. Rimarchevole è l’estrema sensibilità dei tumori germinali sia alle terapie chemioterapiche sia alle radioterapiche.
Complessivamente i tumori germinali del testicolo hanno un’ottima prognosi, di gran lunga migliore rispetto agli altri tumori solidi. Negli stadi iniziali guarisce la quasi totalità dei pazienti (98÷100% dei s., 98% dei non-s.), ma anche negli stadi avanzati o metastatici guarisce la maggior parte dei soggetti (75÷85% dei s., 65÷75% dei non-s.).