Toure, Sekou
Uomo politico guineano (Faranah 1922-Cleveland 1984). Impiegato nell’amministrazione postale, ricoprì rilevanti cariche sindacali e, dopo la nascita del Rassemblement démocratique africain (1946), nel 1951 fondò un partito a esso collegato, il Parti démocratique de Guinée (PDG). Sindaco di Conakry e deputato all’Assemblea nazionale francese (1956), vicepresidente del Consiglio esecutivo di Guinea (1957), nel 1958 guidò la campagna per l’indipendenza immediata della Guinea, opponendosi alla proposta di C. de Gaulle di creare, con gli altri possedimenti francesi, una nuova comunità federale. Eletto presidente della Repubblica e capo del governo, T. instaurò un regime a partito unico (il PDG) e reagì all’interruzione degli aiuti economici e dell’assistenza tecnica da parte della Francia accettando il sostegno economico dell’URSS e della Cina popolare, pur mantenendo il Paese neutrale. Assertore del programma di unificazione politica africana sostenuto dal presidente ghanese F.N.K. Nkrumah, T. diede asilo a quest’ultimo dopo la sua deposizione (1966), offrendogli la carica di copresidente della Guinea. Sul piano interno, il regime di T., rieletto per sei volte alla presidenza, accentuò col passare degli anni il suo carattere repressivo e illiberale, in particolare dopo un fallito tentativo d’invasione dalla vicina Guinea Portoghese (od. Guinea Bissau) nel nov. 1970. Dal 1975, il continuo peggioramento delle condizioni economiche del Paese indusse T. a riavvicinarsi alla Francia e ai suoi alleati in Africa occidentale, allentando i legami con i Paesi dell’Est; morì durante un viaggio negli Stati Uniti.