SEINE-ET-MARNE (A. T., 32-33-34)
Dipartimento della Francia, costituito nel 1790 con tutta la Brie e parte della Champagne. Il territorio (5931 kmq.), vasto altipiano ondulato con colline poco elevate fra cui si aprono valli strette e piccole, se si eccettua quella della Marna, è compreso nel bacino geologico parigino e ha una struttura molto uniforme, pur essendo costituito da depositi dell'Eocene a N. e del Miocene a S., intercalati da zone cretacee e ricoperti di limo fertile, con depositi quaternarî nella vallata della Marna. Il clima è temperato, essenzialmente marittimo, con lievi variazioni tra N. e S.; le piogge raggiungono in media i 600 mm. annui, e le acque sono convogliate tutte alla Marna e alla Senna.
Il suolo è molto fertile, specie nella Brie, intensamente coltivato a cereali (frumento e avena), a patate, a piante industriali (barbabietola da zucchero, colza, lino), a ortaggi, ad alberi da frutta e a vigneti. Per 1/5 circa è ricoperto da boschi e per 1/10 è tenuto a prati naturali e pascoli e lande, i quali, unitamente alle estese praterie artificiali, dànno vita a una florida industria dell'allevamento ovino (230 mila capi) e bovino (85 mila), in prevalenza vacche da latte, il cui prodotto viene utilizzato in parte per la confezione di ottimi formaggi e il resto inviato sul mercato di Parigi. I prodotti agricoli sono la base di un attivo commercio e materia di trasformazione di alcune fra le principali industrie (zuccherifici, distillerie, molini, latterie): non mancano anche altre industrie, quali le chimiche e le metallurgiche, più che altro di alluminio, e quelle della carta.
La popolazione è in aumento (da 349.324 ab. nel 1921 a 406.108 nel 1931) con una densità di 68,5 ab. per kmq., inferiore tuttavia alla media della Francia.
Capoluogo è Melun con 16.356 abitanti (1931); centri notevoli sono Meaux, La Ferté, Fontainebleau, Nemours, Provins. Oltre che da buone e grandi strade di comunicazione, il dipartimento è servito da una vasta rete ferroviaria (Parigi-Troyes-Belfort, Parigi-Digione, Parigi-Nancy e altre secondarie) e dal canale di Ourcq per il trasporto delle merci.