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SEDULIO

Enciclopedia Italiana (1936)
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SEDULIO (Caelius Sedulius)


Poeta latino cristiano vissuto nel sec. V. Dedicatosi, come egli stesso dice, agli studia saecularia, ma senza profitto, la "misericordia divina" lo indusse a lavorare per il bene dei suoi fratelli servendosi della poesia. E difatti i suoi poemi hanno spesso un intento marcatamente apologetico. Forse S. visse in Italia, forse si recò anche in Grecia dove avrebbe scritto le sue opere all'epoca di Teodosio II e di Valentiniano III.

L'opera più nota di S. è il Carmen Paschale, ordinato e pubblicato da Turcio Rufo Asterio, console nel 494: è un poema in esametri, e in cinque libri celebra i fatti della vita di Gesù - che è Pascha nostrum (cfr. I Corinzî, V, 7) - e i suoi miracoli a fine di trarne insegnamenti dogmatici e morali. Il V libro è dedicato esclusivamente alla Passione, mentre il I, dopo una breve introduzione apologetica rivolta ai pagani, considera i principali miracoli dell'Antico Testamento. Le fonti, che S. segue spesso alla lettera, sono i due Vangeli di Matteo e Luca, ai quali si aggiungono nel V libro gli altri due. Il poema fu da S. volto anche in prosa (Opus Paschale); ma qui l'abbondanza delle perifrasi, la ricerca delle clausole, e infine tutti i difetti di una prosa ispirantesi al cattivo gusto dell'epoca, fanno rimpiangere gli esametri del poema costantemente modellati sull'esempio virgiliano. S. scrisse anche due inni in onore di Cristo, uno in 55 distici nei quali le prime parole di ogni esametro sono ripetute nella seconda parte del pentametro (versi ecoici o serpentini), l'altro alfabetico in dimetri giambici raggruppati in strofe di quattro versi. Da quest'ultimo derivano i due inni A solis ortus cardine e Hostis Herodes impie (questo trasformato in Crudelis Herodes Deum), inseriti nella liturgia rispettivamente del Natale e dell'Epifania e tradotti anche da Lutero (Christus wir sollen loben schon e Was fürcht'st du, Feind Herodes, sehr). Le opere di S. sono edite nel Corpus Scriptorum Ecclesiasticorum Latinorum, X, a cura di I. Huemer (Vienna 1885).

Bibl.: C. L. Leimbach, Über den christlichen Dichter S. und dessen Carmen Paschale, Goslar 1879; J. Candel, Les clausules d. Sedulius (tesi), Tolosa 1904; Th. Mary, Studien zu dem Paschale Carmen (tesi), Monaco 1916; O. Bardenhewer, Geschichte der altkirchl. Litt., IV, Friburgo in Br. 1924, p. 624 segg. Della abbondantissima bibliografia posteriore, v. soprattutto B. Gładisz, La rima nella poesia di S. (in polacco), in Kwartalnik Klasyczny, 1930, pp. 77-84; id., Testi dogmatici nelle opere poetiche di S. (in polacco), Poznań 1930; A. D. McDonald, The iconographic tradition of S., in Speculum, 1933, pp. 150-156.

Vedi anche
Aratóre Aratóre (lat. Arator). - Poeta latino del 6º sec. d. C. Professò l'avvocatura ed ebbe cariche sotto Atalarico, quindi si ritirò dal mondo e fu suddiacono. Rielaborò gli Atti degli Apostoli in due libri di esametri, seguendo la narrazione apostolica e aggiungendo al poema una chiusa che descrive il martirio ... Cassiodòro Cassiodòro (lat. Flavius Magnus Aurelius Cassiodorus Senator). - Politico e letterato (Squillace 490 circa - Vivario 580 circa); figlio d'un alto funzionario di Teodorico, fu (507) questore, nel 514 console, e nel 523 magister officiorum, ministro per la politica interna; divenne così l'appassionato ...
Vocabolario
sèdulo
sedulo sèdulo agg. [dal lat. sedŭlus, comp. di se- «senza» e dolus «inganno, frode»], letter. raro. – Diligente, premuroso: Marchesi sèdulo calciante Con bellezza la palla in gol (G. Giudici).
sedulità
sedulita sedulità s. f. [dal lat. sedulĭtas -atis, der. di sedŭlus: v. sedulo], letter. raro. – Diligenza premurosa: le madri nutriscono i figlioli, i padri ... acquistano di fori quello che esse con la s. conservano in casa (B. Castiglione)....
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