secondamente
È vocabolo con parecchie occorrenze nel Convivio, e una sola nella Commedia.
Nella larga generalità dei casi ha il valore di " in secondo luogo " e ricorre nell'enumerazione di argomenti trattati l'uno dopo l'altro: Cv IV XI 4 Puotesi brevemente la loro imperfezione in tre cose vedere apertamente: e prima, ne lo indiscreto loro avvenimento; secondamente, nel pericoloso loro accrescimento; terziamente, ne la dannosa loro possessione. E così I VIII 9, X 10, III II 1, VII 15, VIII 13, IV X 3, XVI 9. In III XI 17 Onde [vedere] si può come secondamente le scienze sono Filosofia appellate, D. afferma che Filosofia, che propriamente è nome della Donna gentile (primaia e vera filosofia, § 18), serve a ‛ nominare ' e a designare " in secondo luogo " quelle scienze nelle quali più ferventemente essa termina la sua vista (§ 16), cioè la Scienza Naturale, la Morale e la Metafisica; in XIII 1 il termine fa riferimento all'ordine del discorso dantesco, ma in quanto esso richiama le causate intelligenze che nella gerarchia degli esseri seguono immediatamente Dio.
Vale " per la seconda volta ", in Pg XIII 2 Noi eravamo al sommo de la scala, / dove secondamente si risega / lo monte: eravamo saliti alla cornice degl'invidiosi, seconda, a cominciare dal basso, fra le sette del Purgatorio.
Un esempio si collega alla dottrina dell'hormen, cioè appetito d'animo naturale, svolta in Cv IV XXII. A questo proposito, viene osservato come da principio ogni animale se stesso ama, avvegna che indistintamente; poi viene distinguendo quelle cose che a lui sono più amabili e meno, e... secondo la conoscenza distingue non solamente ne l'altre cose che secondamente ama, ma eziando distingue in sé, che ama principalmente (§ 7). Per quanto la distinzione fra amore naturale, proprio di tutte le cose, e quello d'animo, cioè di elezione, sia formulata solo in Pg XVII 93, essa sembra implicitamente prevista dal passo del Convivio qui esaminato; secondamente ama varrà pertanto " ama in seconda istanza ", ma come esito di una libera scelta che è il risultato del processo conoscitivo.
Poco meno problematico è l'esempio di Cv IV XXIX 9. Nel passo si osserva che gli aggregati incoerenti come una massa di grano non hanno essenza comune con le parti... ma è la loro una essenza secondaria che risulta da molti grani, che vera e prima essenza in loro hanno. E in questo tutto cotale [cioè in questo aggregato] si dicono essere le qualitadi de le parti così secondamente come l'essere; onde si dice una bianca massa, perché li grani onde è la massa sono bianchi. Com'è evidente, s. qui mira a sottolineare la distinzione esistente fra qualità ‛ secondarie ', cioè derivate, proprie dell'insieme, e le qualità primarie dei grani componenti; sembra perciò fondata la proposta di F. Brambilla Ageno, la quale suggerisce di adottare la lezione così secondariamente come l'essere, del resto tràdita, in considerazione del fatto che " lo scrittore parla prima di essenza secondaria, e nel paragrafo successivo usa due volte l'avverbio secondariamente, sempre in riferimento allo stesso esempio " (Riflessioni sul testo del " Convivio ", in " Studi d. " XLIV [1967] 113).