SECCHIA (A. T., 24-25-26)
Torrente appenninico che nasce dall'Alpe di Succiso, tra il Casarola e il M. Acuto. Nel corso superiore ha un letto profondamente incassato e alla Gabellina, una delle stazioni climatiche del Reggiano sulla strada Reggio-Spezia, scorre quasi sprofondato nei dirupi rocciosi degli "Schiocchi"; quindi volge verso NE., seguendo quasi parallelamente la strada nazionale sino a Busana, dove ha il tributo del torrente Ozola.
Alla Gatta - dove l'attraversa un ponte - il Secchia si espande sino a raggiungere un km. di ampiezza: verde è la valle e continua così sino alla confluenza del Dolo, presso Cerredolo. Il Dolo è il principale affluente del Secchia e dalle sorgenti fino alla sua foce è seguito dal confine che separa la provincia di Reggio da quella di Modena. Lo ingrossa il Dragone, che col Dolo versa le sue acque in un lago artificiale, che muove poi la potente centrale di Farneta. In seguito il Secchia fa da confine tra Reggio e Modena e si allarga ghiaioso fino a raggiungere 600-800 m. di ampiezza. Sassuolo è il più notevole centro che tocchi prima di entrare nella pianura. Fra Rubiera e Marzaglia attraversa la Via Emilia e qui a sinistra riceve il Tresinaro. A destra l'ingrossano il Rossenna - copioso d'acque - e il Rio Spezzano. Più a valle alti argini stringono il Secchia che scorre incassato e profondo. Entrato nella provincia di Mantova, sbocca nel Po, poco a valle del Mincio. Misura 157 km. di corso.