BORSELLI, Sebastiano (Bastiano)
Figlio di Cristoforo, nacque in data imprecisata nella prima metà del sec. XV a Volterra, e si distinse anzitutto come ambasciatore del Comune volterrano nel conflitto sorto con i Fiorentini in seguito alla controversia delle allumiere.
Nel 1470 il senese Benuccio Capacci chiese al Comune di Volterra l'appalto delle cave di allume di rocca, giacimenti poco sfruttati fino ad allora, siti nella zone di Castelnuovo e soprattutto in prossimità di Castel del Sasso. Fatta esaminare la richiesta da una commissione di quattro persone, il Comune nell'agosto dello stesso anno concesse l'appalto per la durata di cinquant'anni. Ma visto che l'iniziativa del Capacci e dei suoi soci ebbe successo, alcuni maggiorenti volterrani, sostenuti da una parte del popolo minuto, pretesero l'annullamento della convenzione. I locatari tentarono invano di tacitare le proteste, elevando il canone di affitto da cento a mille fiorini annui.
Il 4 giugno 1471 i priori e il Consiglio degli otto, istituito appositamente per risolvere la vertenza, deliberarono di occupare le allumiere per conto del Comune, dando incarico contemporaneamente al B., noto fautore dei Fiorentini, e a Onofrio Broccardo di informarne Lorenzo de' Medici, che però disapprovò recisamente il provvedimento dei Volterrani. Nonostante la sua opposizione, nel luglio gli affittuari furono espulsi dalle cave; in conseguenza, il B. fu nuovamente inviato a Firenze, insieme con altri tre oratori, con il compito di spiegare al Medici i motivi di questo passo. Ad essi non riuscì tuttavia di impedire che il capitano di Volterra, il fiorentino Restoro Serristori, mandasse al confino quattro volterrani, distintisi per la violenza nell'assalto alle allumiere.
Per tutta l'estate e l'autunno del 1471 il B., in qualità di oratore residente a Firenze, s'adoperò con scarso successo a convincere i Fiorentini delle ragioni del Comune volterrano. Il 4 genn. 1472, due giorni dopo che il B. era rientrato a Volterra per riferire sullo svolgimento delle trattative, l'arbitrato della vertenza fu affidato a Lorenzo de' Medici, che sentenziò la restituzione delle cave al Capacci e ai suoi soci.
Nel corso del mese successivo Paolo Inghirami, uno dei soci del Capacci, rientrò in patria accompagnato da una schiera di guardie del corpo. Per timore di eventuali rappresaglie, i Volterrani provocarono uno scontro, nel corso del quale l'Inghirami fu ucciso; anche il B., che era stato inviato dal capitano presso i priori per cercare di conciliare gli animi, fu gravemente ferito e riuscì a stento a porsi in salvo con la fuga.
Non sono note le vicende del B. nel corso dei mesi successivi, quando Volterra fu messa a sacco dalla soldatesca inviata dai Fiorentini, non senza la partecipazione di quella stessa che era stata assoldata dai Volterrani. Il noto umanista sarzanese Antonio Ivani, cancelliere del Comune di Volterra (1466-1471) e autore di una cronaca filomedicea delle vicende del sacco del 1472, fu amico del Borselli. Dal suo epistolario risulta che il B. era in rapporti epistolari con l'Ivani, assente da Volterra dal 1471 e desideroso di avere notizie sugli avvenimenti cittadini. Nel 1472 l'Ivani chiedeva al cronista Biagio Lisci, anch'egli scampato al tumulto di quell'anno, un resoconto particolareggiato di quella tragica vicenda, ricordando all'amico che essa era ben nota al B., che si trovava "in sì tristo frangente".
Un fratello del B., Antonio, ricoprì uffici pubblici in Volterra. Importante fu soprattutto l'incarico affidatogli nell'agosto del 1512, quando fu eletto membro di una commissione di otto cittadini incaricati di trovare il denaro necessario per rendere possibile il ritorno dei Medici a Firenze.
Non è nota la data di morte del Borselli.
Fonti e Bibl.: B. Lisci, Libellus de direptione suae patriae, in L. Frati, Il sacco di Volterra, Bologna 1886, p. 126; Antonii Hyvani Sarzanensis Historia de Volaterrana calamitate, a cura di F. L. Mannucci, in Rerum Ital. Script., 2 ed., XXIII, 4, ad Indicem; C. Braggio, Antonio Ivani umanista del sec. XV, Genova 1885, p. 48; E. Fiumi, L'impresa di Lorenzo de' Medici contro Volterra (1472), Firenze 1948, ad Indicem;L.M. Ferrari, Antonio Ivani a Volterra, estr. da Rassegna volterrana, XXXII (1965), pp. 47 s., 50-54, 68, 73, 78 s., 863 94 s., 97 s., 103.