MÜNSTER, Sebastian
Umanista, cosmografo, orientalista, nato a Nieder-Ingelheim nel 1489, morto a Basilea il 26 maggio 1552. Dopo avere iniziato gli studî teologici nell'università di Heidelberg, vestì nel 1505 l'abito francescano e nel 1509 passò nel convento minorita di Ruffach, dove trovò in C. Pellikan un maestro di grande dottrina che lo avviò allo studio delle lingue greca ed ebraica, come delle matematiche e della cosmografia. A lui deve il M. le più solide basi della sua cultura, soprattutto orientalistica. Egli seguì nel 1511 il Pellikan a Basilea, ma nel 1814 se ne separò per compiere i proprî studî a Tubinga, dove Johann Stöffler, che vi insegnava matematica e astronomia, esercitò ancora sul M. un'influenza profonda specialmente per quanto riguarda la cartografia e la tecnica della preparazione di strumenti astronomici e geodetici (globi, astrolabi, orologi solari). Gli ultimi anni di soggiorno a Tubinga furono di fervida attività per il M., che pubblicò numerosi scritti, specialmente nel campo degli studî ebraici. Nel 1524 fu assunto all'insegnamento dell'ebraico nella stessa università di Heidelberg, ma presto fu chiamato per la medesima disciplina a Basilea, dove si trasferì definitivamente nel 1528. Ma nel frattempo aveva fatto un breve soggiorno a Worms, era entrato in rapporti con Lutero e si era convertito al luteranesimo. A Basilea il M. fu il primo insigne docente di lingue orientali e diede grande sviluppo alla sua cattedra, mentre la suȧ personale attività di studioso era divisa fra il campo orientalistico (nel 1534-1535 apparve la monumentale edizione della Bibbia in ebraico con versione latina) e quello astronomico-cosmografico. Nel 1533 vide la luce la sua Horologiographia, nel 1538 le edizioni di Solino e Mela, nel 1540 l'edizione della Geografia di Tolomeo e finalmente nel 1344 la più celebre delle sue opere, la Cosmografia, frutto di 18 anni di lavoro; le successive edizioni di questo libro, ch'ebbe un enorme successo, assorbirono da allora fino alla sua morte la parte maggiore della sua attività.
La Cosmografia (il titolo delle prime edizioni tedesche è assai lungo; nelle ediz. latine rimase nota col nome Cosmographia Universalis) è il primo tentativo notevole di esposizione delle conoscenze geografiche dedicata alla generalità del pubblico colto. È divisa in sei libri di estensione e valore molto ineguale: il primo, di carattere generale, contiene una descrizione dei mari, un breve cenno sui tre regni della natura e l'esposizione di varie questioni di geografia matematica e fisica (grandezza e figura della Terra, distribuzione delle terre e dei mari, ecc.) fatta con stretta aderenza alle idee tolemaiche; il secondo riguarda l'Europa occidentale e l'Italia, il terzo, di gran lunga il più pregevole e il più originale, la Germania; il quarto l'Europa settentrionale e orientale; il quinto l'Asia, con cenni sul Mondo Nuovo; il sesto l'Africa: i due ultimi libri sono di scarso valore. L'opera fu scritta in tedesco, perché dedicata al gran pubblico e tiene conto spesso dell'indole di questo, trascurando di sceverare rigorosamente il genuino dall'inverosimile e accogliendo, senza soverchia critica, notizie atte a tener desta la curiosità del lettore. Tre successive edizioni tedesche furono pubblicate nel 1545, 1546 e 1548; nel 1550 apparve l'edizione latina, che contiene gran copia di aggiunte e di rettifiche e fu ancora ripubblicata nel 1552. Le successive edizioni hanno modificazioni e integrazioni che non risalgono naturalmente all'autore. Del 1552 è la prima edizione francese, del 1558 la prima italiana. Fino al 1650 si noverano almeno 46 edizioni. Il M. ebbe grande importanza anche come cartografo: si conoscono oltre 140 sue carte, comprese quelle annesse alle edizioni di Solino, Mela e Tolomeo; notevoli la Germaniae descriptio del 1530 (il suo primo lavoro cartografico), il Novus Orbis del 1532, la Mappa Europae del 1536, la Rhaetia del 1538, il Typus Orbis Universalis dell'edizione di Tolomeo.
Bibl.: V. Hantzsch, Sebastian Münster, Leben, Werk, und Bedeutung, Lipsia 1898 (Abhandl. d. kön. sächs. Akad. d. Wissensch., XVIII, 3); P. Logoluso, Su la "Descriptio Italiae" di Sebastiano Münster, Trani 1906.