HOROZCO, Sebastián de
Scrittore spagnolo, nato verso il 1510 forse a Toledo, dove morì poco dopo il 1578. Esercitò la professione legale ed ebbe cariche pubbliche nel suo municipio.
Letterato più che poeta, facile narratore di storia più che critico, tentò la lirica, la cronaca (v. le Relaciones di Toledo; 1a ed., 1905), il teatro, il racconto (un suo Libro de cuentos s'è perduto), rivelando un delicato gusto per le forme della letteratura castigliana antica, come nel suo Cancionero (1a ed., Siviglia 1874), condotto su schemi metrici e motivi poetici arcaicizzanti, con spunti, espressioni e movimenti popolareggianti, che prevalgono del tutto nella raccolta di proverbî, Refranes glosados en verso (1a ed., in Bol. Acad. esp., 1915-16). E a modi e sentimenti schiettamente paesani s'ispirano le sue Representaciones drammatiche, di contenuto devoto e profano: anzi nella Historia evangélica del capítulo nono de San Juan compare un giovane a nome Lazarillo, che per alcuni tratti realistici e alcune avventure caricaturali somiglia al contemporaneo Lazarillo de Tormes, tanto che si è tentato di attribuire la novella picaresca all'H.; ma si tratta di coincidenze, poiché le due opere sono assai diverse per la struttura fantastica e il tono stilistico.
Bibl.: V. alla voce lazarillo. Cfr. con cautela J. Cejador y Frauca, Hist. de la lengua y literatura castellana, II, Madrid 1915, pagine 191-196 e 238-249.