SCUTARI
Città dell'Albania settentrionale (albanese Shkodër), nei cui pressi sorge, su una collina rocciosa alta 130 m, presso il fiume Drin, l'antica Scodra. I resti più antichi finora rinvenuti appartengono all'inizio dell'Età del Bronzo: fra l'XI e l'VIII sec. a.C. l'insediamento viene circondato da mura in grossi blocchi di pietra; all'inizio del III sec. a.C., S. conosce un ulteriore sviluppo e diviene il centro dello stato illirico degli Ardiei. Questo sviluppo è testimoniato dalla creazione di una seconda cinta muraria che include una superficie di 9 ha; la città, inoltre, mette in circolazione proprie monete con la leggenda ΣΚΟ- ΔΡΙΝΩΝe, più tardi, con la leggenda del re Genthios.
Durante il periodo ellenistico, la città si estende anche ai piedi della collina, dove si sono rinvenuti resti di abitazioni e tratti del muro di cinta.
Nel 167 a.C. S. fu presa dai Romani; più tardi, fu fissata come limite fra la sfera di influenza di Ottaviano e quella di Antonio nel trattato di Brindisi del 40 a.C.; con Ottaviano stesso divenne probabilmente colonia. Nel II-III sec. d.C. la città bassa conosce un ulteriore sviluppo, con alcune dimore decorate da mosaici; con la riforma dioclezianea, S. è capitale della Dalmatia Praevalitana.
Bibl.: S. Islami, Le monnayage de Skodra, Lissos et Genthios, in Studia Albanica, I, 1966, pp. 225-253; id., Qyteti në Iliri dhe në Epiri. Paralele dhe veçanti («La città in Illiria e in Epiro. Analogie e particolarità»), in Iliria, XIV, 1984, pp. 5-17; Ν. Ceka, Kultura protoqytetare ilire («La civiltà protourbana illirica»), ibid., XV, 1985, pp. 111-138; Dix ans de recherches (1975-198;) sur l'Adriatique antique (IIIe siècle av. J. C.-IIe siècle ap. J. C.), in MEFRA, XCIX, 1987, pp. 393,394, 399; Albanien. Schätze aus dem Land der Skipetaren (cat.), Magonza 1988, p. 89; S. Rinaldi Tufi, Dalmazia (Museo della Civiltà Romana. Le Provincie dell'Impero, 2), Roma 1989, p. 98.