Scuola nazionale di cinema
Nuova denominazione ufficiale del Centro sperimentale di cinematografia in seguito alla trasformazione di quest'ultimo da istituto pubblico a fondazione di diritto privato a partecipazione statale, con autonomia di gestione, organizzativa e contabile, istituita con il d. lgs. 18 novembre 1997 nr. 426. La scuola, potenziata e rinnovata, si pone come organo d'eccellenza con il fine di promuovere la formazione e la sperimentazione cinematografica in tutto il territorio nazionale, attraverso il coordinamento tra iniziative interne ed esterne alla struttura.
La trasformazione si è verificata in un clima generale di cambiamento del mondo culturale e dell'industria cinematografica che nella seconda metà degli anni Novanta ha investito anche molti enti pubblici e istituzioni. Dal 1997 i settori di interesse della scuola sono diventati quattro: quello della Cineteca nazionale, della Biblioteca, delle Attività editoriali, della Produzione e promozione culturale. A livello gestionale i più consistenti cambiamenti hanno investito la formazione e la sperimentazione; la nuova politica culturale ‒ promossa prima da Lino Miccichè, presidente nel 1997 e artefice del rilancio internazionale oltre che nazionale della scuola, e poi da Francesco Alberoni, suo successore dal 2002 ‒ è volta infatti ad arricchire e potenziare l'organizzazione scolastica. L'obiettivo è quello di agevolare l'inserimento delle attività didattiche in un progetto più ampio, che le colleghi alle altre iniziative dell'intero panorama nazionale. Tra le innovazioni, l'inaugurazione a Roma della Sala Trevi-Alberto Sordi, avvenuta il 6 marzo 2003, con l'intento di mostrare il vasto materiale cinematografico restaurato e archiviato dalla scuola nel corso dei decenni, dando quindi risalto al tesoro della Cineteca nazionale.
Prima tra le sostanziali modifiche dal punto di vista formativo, quella relativa alla procedura di accesso ai corsi delle varie discipline: fotografia, montaggio, produzione, recitazione, regia, sceneggiatura, scenografia, arredamento e costume, tecnica del suono, animazione (divisa in classica, d'autore e computerizzata). Nel tentativo di allineare la scuola ai parametri universitari il concorso, a partire dal triennio 2000-2002, è stato bandito annualmente e non più ogni tre anni. Superato il bimestre propedeutico, in seguito al quale viene effettuata l'ultima selezione degli aspiranti allievi, gli studenti prescelti (sei per ogni settore, tranne che per i corsi di recitazione, in cui sono dodici, e di animazione, in cui sono diciotto) intraprendono il percorso formativo che comprende lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e seminari tenuti da personalità del mondo del cinema e dello spettacolo. L'anno accademico ha inizio a gennaio e termina a dicembre; i corsi, di durata triennale, strutturati secondo un programma didattico con frequenza obbligatoria e diviso per aree interdisciplinari, prevedono la specializzazione in una singola materia. Oltre alla sede centrale di Roma, nel 2001 è stata istituita una sede a Torino, che ospita il dipartimento di animazione; il progetto di ampliamento prevede inoltre l'apertura di due nuove sedi, l'una a Milano, con indirizzo televisivo, e l'altra a Palermo, per il cinema documentario.