IONICA, SCUOLA
. È così chiamato, con generica denominazione collettiva, il gruppo dei primi filosofi greci, nativi delle colonie ioniche sul litorale egeo dell'Asia Minore. In tale gruppo ha peraltro fisionomia organica e propria solo quello formato da Talete, Anassimandro e Anassimene, tutti e tre nativi di Mileto e costituenti, se non propriamente una scuola, almeno una continuata tradizione di pensiero (la cosiddetta "scuola di Mileto", fiorita tra la fine del sec. VII e la seconda metà del VI), onde s'inizia la stessa storia della filosofia greca e occidentale; giacché il pensatore che la dossografia annovera come quarto dei filosofi ionici, Eraclito di Efeso, si distingue in realtà fortemente dagli altri tre non tanto per ragioni geografiche e cronologiche (la sua acme cade intorno alla fine del sec. VI), quanto per la diversità di sostanza e di livello che il suo pensiero presenta rispetto a quello degli altri. Mentre infatti la speculazione ionica propriamente detta è essenzialmente una ricerca del principio materiale (acqua, illimitato. aria) di tutte le cose, la concezione eraclitea appare sullo stesso piano solo dal punto di vista di quella dossografia stoicizzante, che sopravvaluta in essa il principio del fuoco, in realtà soltanto simbolo materiale dell'assai più profonda intuizione del divenire. Meno propriamente "ionici" possono esser detti, infine, quei pensatori (quali Ideo d'Imera, Ippone, Diogene di Apollonia, ecc.) che in età più tarda proseguirono la tradizione ionica della ricerca dell'unico principio materiale.